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Ford Trucks – F-Line, torna il multiruolo

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Ford Trucks – F-Line, torna il multiruolo

Consolidata la rete italiana di vendita e assistenza e lanciata la nuova versione del trattore a lungo raggio F-Max, con cambio automatizzato Ecotorq sviluppato e prodotto interamente in-house, la Ford Trucks si dedica all’espansione della gamma. Arriva anche in Italia l’F-Line, multiruolo pesante prodotto come l’F-Max in Turchia e già visto al Solutrans di Lione. La gamma di applicazioni spazia dalla distribuzione regionale (trattori 4×2, autocarri 4×2, 6×2 e 8×2 tridem) alle applicazioni municipali quali piccola cantieristica e la raccolta rifiuti (autocarri 6×2 e 8×2) al movimento terra pesante (trattore 6×4 e autocarri 8×4 con doppio avantreno, anche in versione heavy duty, per betoniera e pompa da calcestruzzo). Le applicazioni municipali sono probabilmente le più interessanti, insieme a quelle cantieristiche, per questo veicolo che in puro stile Ford si presenta senza fronzoli ma molto robusto e dotato di tutto quello che serve, a partire dal completo sistema telematico ConnecTruck, che permette fra l’altro geolocalizzazione, diagnosi remota e aggiornamento del software over-the-air. Due i motori, entrambi made in Ford: un 9 litri da 320 cavalli e un 13 litri tarato a 420, 450 o 480; entrambi sono abbinati al cambio Ecotorq, collegato via can-bus alla rete elettronica di bordo.

Sedici marce controcorrente. L’Ecotorq, automatizzato, è un 16 marce, contro le 12 di gran parte delle trasmissioni previste di serie in questo settore: grazie alla sua adozione, spiegano in Ford Trucks, i tempi di cambiata si sono ridotti dal 10 al 40%. La strategia di selezione dei rapporti ha quattro diverse modalità: manovra, rocking (per l’uscita uscita dagli avvallamenti su sterrato), Power e Off Road (che ritarda il passaggio alla marcia superiore). La cabina (a giorno, con cuccetta e tetto basso o sempre con lettino e tetto alto) conserva la struttura del Legacy, che a sua volta nasceva da quella del Cargo; la pannelleria esterna, i parafanghi, la mascherina e le porte con relativi finestrini e i gradini d’accesso sono stati ridisegnati e non è semplice per un occhio poco esperto individuare la derivazione. I designer sono intervenuti anche negli interni, dove si notano il nuovo disegno di sedili e volante (multifunzione). Il cruscotto analogico/digitale accoglie i due quadranti circolari di tachimetro e contagiri, separati da un display digitale configurabile. A metà della console centrale, non vicinissimo all’autista, c’è il sistema multimediale con schermo tattile, che si interfaccia con Android Auto e Apple Car Play e ha due ingressi USB e USB-C. Al di sotto i comandi della climatizzazione e i pulsanti dei comandi meno frequenti; ve ne sono anche alcuni già cablati a disposizione per connettere funzioni dell’allestimento o del semirimorchio. Ai sistemi di sicurezza recentemente divenuti obbligatori possono essere aggiunti la detezione del pedone (abbinata all’assistente pre-collisione), l’Intelligent Stop&Go per la gestione automatica della marcia in coda (funzione del cruise control adattativo), la gestione automatica degli abbaglianti e l’aiuto al mantenimento di corsia (ovviamente aggiunto al lane departure warning).

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