Un po' cabriolet e un po' fuoristrada, la Marrakech è un concept "estivo" con tanto di trazione integrale
Nel corso della sua storia, la Panda è stata fuoristrada, SUV e city car di lusso, in alcune versioni ultraesclusive. Mai, però, l’abbiamo vista “scoperta”.
Dalla città al fuoristrada
Dedicata all’omonima città marocchina, la Marrakech conferma le proporzioni della Panda di quegli anni. Lunga 3,57 metri, larga 1,61, alta 1,48 e con un passo di 2,30 metri, la Fiat ha le dimensioni adatte per le strette vie cittadine per risultare agile in ogni contesto.
Sul concept ci sono alcune soluzioni particolarmente interessanti, come le portiere basse e prive di finestrino e i sostegni tubolari che proteggono i passeggeri. E poi c’è la trazione integrale, un sistema con giunto viscoso che assicura il grip anche in condizioni difficili, senza ovviamente esagerare.
Fiat Marrakech concept car
L’eredità
Tecnologia e motorizzazione del concept Fiat sono sconosciute (nelle schede tecniche si parla solo genericamente di un navigatore satellitare e del cambio automatico Dualogic), ma per l’epoca non si tratta di un esperimento così azzardato. Le compatte cabrio, infatti, non sono cosa rarissima in quei tempi, con rivali come Citroen, Peugeot e Nissan che presentano modelli altrettanto interessanti.
Il frontale della Fiat Marrakech
Pensiamo, per esempio, alla C3 Pluriel, alla 206 CC e alla Micra CC, tutte auto basate su vetture compatte e trasformate in sfiziose cabriolet. Un segmento ormai scomparso da tempo, anche in virtù delle logiche di mercato.