La nuova proprietà Bugatti è riuscita nell'intento di cambiare i piani per il modello erede della Chiron, che in VW avrebbero voluto elettrico. Rimac parla della scelta dell'unicità del V16 e anticipa alcune caratteristiche
Gli “oltre 1.000 cavalli” anticipati da Mate Rimac, quale potenza espressa dal modello che rimpiazzerà la Bugatti Chiron, paiono essere un’asticella assolutamente al ribasso. Dopo aver rivelato nei mesi scorsi il primo teaser dell’inedito frazionamento V16, l’a.d. Bugatti e fondatore di Rimac è tornato a parlare del progetto che vedrà la luce nel corso del 2024.
Il rischio di una Nevera carrozzata Bugatti
Si poteva fare facilmente e in modo convincente una Bugatti ricavata dalla Nevera. Bastava studiare un design diverso e chiudere la questione. Però, pensavo che fosse assolutamente sbagliato per il marchio”, spiega Rimac, intervenuto all’annuale kermesse del Financial Times, Future of the Car. L’elettrico ha rallentato anche nella domanda tra le hypercar, al punto che di Rimac Nevera, la cui tiratura è prevista in 150 esemplari, restano ancora slot disponibili.
“Per fortuna ho vinto questa discussione tre anni fa, quando l’elettrificazione era di gran moda, ma ora non lo è più”, ha aggiunto Rimac.
Motore V16, dimensioni XXL
Sappiamo qualcosa in più del motore V16, frazionamento insolito e di ritorno sul panorama automobilistico, dopo l’esotica Cizeta-Moroder V16T del 1991.
Rispetto al W16 impiegato da Bugatti sulla Chiron, sovralimentato da quattro turbocompressori, l’aspirato V16 sarà più lungo di 40 centimetri. Un ingombro complessivo, in lunghezza, che raggiungerà il metro. Condizione tecnica che porta a interrogarsi sulla disposizione del resto degli organi meccanici, a cominciare dalla trasmissione e della componente elettrica.
Non solo potenza ma unicità
Mate Rimac è stato chiaro sulla scelta di un frazionamento come il V16, che alcuni rumours vorrebbero con una cilindrata nell’ordine degli 8.3 litri: “Era possibile ottenere i valori di potenza che abbiamo ottenuto dal V16 con un V8 sovralimentato molto spinto. Però, volevamo che fosse un motore molto emozionale. Dev’essere speciale, perché ‘se è paragonabile, non è più Bugatti'”.