La Bugatti Bolide incarna l'apice della tecnologia e del design automobilistico, e lo abbiamo visto già con gli interni svelati a novembre dello scorso anno. Con il suo motore W16 e tecniche di alleggerimento innovative, promette di offrire un'esperienza di guida in pista senza paragoni. Tuttavia, un elemento importante della sua performance è la tecnologia dietro la sua capacità di domare la velocità quando necessario: il più grande impianto frenante in carbonio mai prodotto da Brembo.
ECCO DA COSA È COMPOSTO L’IMPIANTO FRENANTE IN CARBONIO
Nella parte posteriore, l’hypercar francese presenta due pinze monoblocco a sei pistoni che riflettono quelle anteriori, sebbene con pastiglie leggermente più sottili da 24,5 mm, e dischi in carbonio di 390×34 mm. Queste specifiche corrispondono alle vetture LMDh da gara, dimostrando la ferma ambizione di Bugatti di offrire prestazioni in pista senza rivali.
Mario Almondo, Chief Operating Officer di Brembo Performance, ha sottolineato la sfida unica e appassionante nello sviluppare l’impianto frenante per la Bolide. La rielaborazione dell'intero sistema per gestire le caratteristiche straordinarie e la potenza dell'auto ha portato alla creazione del più leggero design possibile, utilizzando composti di carbonio simili a quelli impiegati in Formula 1.
La collaborazione con Brembo ha migliorato significativamente il raffreddamento dell’impianto frenante, uno sviluppo strategico considerando la potenza e la coppia offerte dal W16, specialmente verso le ruote anteriori, durante sessioni di pista rigorose. L’85-90% del flusso d'aria è diretto ai dischi e alle pastiglie, con una porzione minore che raggiunge le pinze.
Emilio Scervo, CTO di Bugatti Rimac, ha espresso orgoglio per il lavoro svolto nello sviluppo della Bugatti Bolide, un'hypercar da pista che include l'eredità sportiva di Bugatti. La partnership con Brembo ha dato vita a un impianto frenante che promette di soddisfare e superare le esigenze del modello ad alte prestazioni.
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