BMW – Neue Klasse, i primi modelli saranno una Suv e una berlina
La rete produttiva. La nuova piattaforma sarà contraddistinta da diverse innovazioni sul fronte del design, dei cablaggi, dei propulsori e delle batterie e da una forte attenzione alla sostenibilità: già sui modelli più recenti, a Monaco di Baviera hanno azzerato il ricorso alle terre rare per i componenti principali dei sistemi di propulsione elettrica). Inoltre, le sue tecnologie rappresenteranno “la base per l’intera gamma di modelli BMW” del futuro, ma l’amministratore delegato Oliver Zipse ha confermato la possibilità di integrare anche le celle di combustibile a idrogeno nella nuova piattaforma: “Dal punto di vista tecnologico, siamo già pronti. Vediamo i veicoli a idrogeno come un complemento significativo della mobilità elettrica, anche se con un certo ritardo, ha aggiunto Zipse. La BMW ha già presentato la iX5 Hydrogen, una sorta di laboratorio su quattro ruote, ma sta valutando la possibilità di produrre un modello di serie “nella seconda metà di questo decennio”.
Il “ramp-up” produttivo. Ulteriori dettagli sulla Neue Klasse saranno rilevati al Salone di Monaco del prossimo autunno. Tuttavia, ci sono già dei punti di riferimento sul fronte industriale: la produzione di serie del primo modello, indicata per la seconda metà del 2025, inizierà nello stabilimento in costruzione a Debrecen (Ungheria). Nel 2026 sarà la storica fabbrica di Monaco, attualmente nel pieno di un processo di ammodernamento, a sfornare modelli sull’architettura nativa. L’anno dopo toccherà all’impianto messicano di San Luis Potosi, dove il gruppo sta investendo 800 milioni di euro per assemblare auto elettriche e batterie, e successivamente ad altri siti.
Le novità Mini, Rolls-Royce e BMW. In tale contesto, rientra anche il contributo dei marchi inglesi, Mini e Rolls-Royce, destinati alla totale conversione alla mobilità alla spina per il 2030. Il brand di Oxford lancerà già quest’anno le prime elettriche di una nuova famiglia, della quale il primo assaggio è stato mostrato con il prototipo Aceman, e tre novità durante il 2024, mentre il nuovo corso di Goodwood è esemplificato dalla Spectre. Quanto alla BMW, il marchio tedesco ha in programma nei prossimi mesi di lanciare la nuova Serie 5 con la versione a batteria i5, che consentirà di coprire tutti i principali segmenti con un’offerta alla spina. La gamma sarà completata alla fine dell’anno con la BMW iX2 e da una novità assoluta nel 2024, quando farà il suo debutto nella Serie 5 una variante Touring sempre a batteria.
Le prospettive. L’offensiva di prodotto nel campo delle elettriche, unita al lancio di diversi prodotti di fascia alta, come la nuova BMW Serie 7, il facelift della BMW X7 e i modelli Rolls-Royce, dovranno sostenere obiettivi di continua crescita anche nel 2023, dopo un 2022 contraddistinto da solide performance finanziarie nonostante un contesto economico impegnativo. L’anno scorso, il gruppo ha subito un calo delle consegne globali del 4,8% a 2,4 milioni di unità, ma, grazie al miglior mix di prezzi e prodotto e al consolidamento integrale delle attività cinesi, ha visto i ricavi salire del 28,2% a 142,6 miliardi, l’utile operativo del 4,5% a 14 miliardi e l’utile netto del 49,1% a 18,6 miliardi. Le sole attività automobilistiche, hanno registrato un margine operativo dell’8,6%, in calo rispetto al 10,3% del 2021, ma sempre all’interno dell’intervallo strategico del 7/9%. E per quest’anno il dato è visto sempre tra l’8% e il 10%, anche grazie a vendite viste in leggero aumento e a prezzi sempre stabili malgrado non poche problematiche a livello globale, a partire dagli elevati tassi di interesse e inflazione. A tal fine, i vertici aziendali contano di sfruttare una “crescita a doppia cifra” proprio nelle elettriche (è previsto raggiungano un peso del 15% sul totale delle consegne dopo le 215 mila del 2022) e nei segmenti di fascia alta.