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Bertone – La storica carrozzeria pronta a rinascere con una hypercar

bertone – la storica carrozzeria pronta a rinascere con una hypercar

Bertone – La storica carrozzeria pronta a rinascere con una hypercar

C’è quel 110 sul fianco dell’auto, nel primo teaser apparso online, che può creare un pochino di confusione, visto che è la sigla di una Bugatti, ma la “b” è un’altra. Molto più italiana (il marchio Bugatti era francese, e ora casomai tedesco, pur con quel cognome nostrano). La “b”, infatti, è quella della Bertone, una delle storiche carrozzerie torinesi. Fallita, purtroppo, come altre, ormai da diversi anni. Un atelier capace di sfornare capolavori per i marchi Fiat, Lancia, Alfa e Lamborghini (qui la nostra recente gallery). Che ora potrebbe rinascere grazie al nuovo ciclo iniziato con la svolta elettrica. Che riguarda anche, o soprattutto, le supercar. O hypercar. In effetti, è bastato un teaser sul sito e sulla pagina instagram di Bertone per scatenare fantasie e speranze da parte degli appassionati di auto sportive. Il “110”, a scanso di equivoci, è l’anniversario del marchio, nato nel 1912 per iniziativa del geniale Giovanni Bertone, diventato un’autentica fucina di design nel Dopoguerra, con il figlio Nuccio e designer del calibro di Franco Scaglione, Giorgetto Giugiaro e Marcello Gandini (qui la sua recente intervista). Una storia tristemente interrotta con i libri in tribunale nel 2014. Al momento non è nota la data del reveal della nuova supercar Bertone, ma il rilancio del brand, passato nel 2020 nelle mani dei fratelli Mauro e Jean-Frank Ricci e della loro Ideactive, era nell’aria.

Instant classic. Ovviamente, se rilancio dev’essere, si guarda al mondo, e le prime parole della nuova Bertone sono in inglese: “It’s the dawn of a new era for contemporary Bertone. An instant classic is born. Discover more on Bertone.it” ovvero, è l’alba di una nuova era. Quanto sia vicina, quest’alba, però, non si sa. Per ora il logo della “b” accompagna una silhouette luminosa che lascia intuire una grintosa coupé bassa e affilata. C’è qualche indizio, però. Innanzitutto, il riferimento alla concept Carabo, sportiva bassa e squadrata disegnata nel 1968 proprio da Gandini. Il profilo della nuova supercar Bertone, infatti, sembra riprendere le grandi prese d’aria laterali che dividono i fianchi dal posteriore. Sulla propulsione elettrica, naturalmente si tratta di un’ipotesi. Ma due imprenditori che si lanciano in un’avventura come questa, guardando al futuro (ma anche al presente) hanno bene in mente i record che le nuove hypercar a batterie stanno scrivendo. L’ultima, che potrebbe rivelarsi una “cugina” come la Pininfarina Battista, capace di sfrecciare da 0 a 100 all’ora in meno di 2 secondi, grazi e ai suoi 1.900 CV elettrici Un’ultima nota: Jean-Franck Ricci e Mauro Ricci non sono debuttanti del settore, ma al contrario vantano 38 anni di esperienza nella progettazione e sviluppo di iniziative industriali, anche in campo automobilistico, con collaborazioni di peso con Daimler, Renault, Stellantis e Volkswagen. Il che fa ben sperare sulla solidità del loro progetto. Che non lascia dubbi sulle intenzioni: “posizionarsi al vertice del segmento delle auto ad alte prestazioni, sfruttando la ricca storia del marchio italiano e creare nuove ed eccitanti possibilità per il futuro”.

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