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Porsche Panamera Turbo E-Hybrid, al volante della supercar da 680 cv travestita da berlina di lusso

SIVIGLIA – Porsche continua a sorprenderci. Anche la nuova Panamera, giunta alla sua terza generazione, pur essendo all’apparenza una comoda ed elegante Gran Turismo nasconde sotto la sua carrozzeria una vera sportiva di razza. Non poteva essere diversamente, in quel di Zuffenhausen hanno trovato il giusto modo di garantire la perfetta dinamica di guida a prescindere dalla dimensione e dalla stazza delle vetture.

Pur mantenendo le sue classiche forme da berlina di lusso, la nuova Panamera presenta un design decisamente più sportivo se messo a confronto con le generazioni precedenti. Il frontale, già al primo colpo d’occhio, riesce a far risaltare tutta la sua aggressività sfruttando le griglie per far percepire che siamo dinnanzi a una vettura fatta per aggredire la strada. Le nervature sul cofano mettono in risalto i passaruota, leggermente più pronunciati per garantire una maggior percezione degli ingombri della vettura per chi sta in abitacolo.

porsche panamera turbo e-hybrid, al volante della supercar da 680 cv travestita da berlina di lusso

Lunga 5,05 metri, larga 1,94 e alta 1,42 metri, la Panamera presenta le classiche 5 porte, essendo dotata di un portellone per accedere al bagagliaio, al fine di agevolare il carico delle valigie. Se la vista laterale, ad un primo sguardo, può sembrare non si discosti molto dalla versione precedente, a cambiare è invece il posteriore. Le sottili luci LED, a tutta lunghezza, delineano le forme del retrotreno oltre a inglobare la scritta Porsche. Inoltre, sulla versione V8 ibrida plug-in, è presente un’ala mobile sdoppiata che fuoriesce dal portellone per garantire la giusta stabilità alle alte velocità.

Anche nell’abitacolo si percepisce il filo conduttore che lega la terza generazione con la prima Panamera lanciata sul mercato nel 2009. I tasti fisici, però, hanno lasciato il posto a un approccio decisamente più tecnologico: come il nuovo quadro strumenti, con schermo curvo da 12,6” che ricrea in versione digitale il contagiri delle Porsche del passato. Completano la dotazione due display touch screen da 10,9” per quanto riguarda l’infotainment, uno disposto al centro della plancia e l’altro dinnanzi al passeggero anteriore. I tasti fisici sono rimasti sulle razze del volante per facilitare il “lavoro” di chi andrà a guidare la vettura. Omologata per quattro, la Panamera offre delle sedute comode e ben profilare sia per chi siede davanti che per i passeggeri posteriori.

porsche panamera turbo e-hybrid, al volante della supercar da 680 cv travestita da berlina di lusso

Basata sulla piattaforma MLB Evo, la nuova Porsche Panamera è disponibile in diverse declinazioni. Innanzitutto le due versioni spinte dal V6 2.9 con doppia sovralimentazione da 356 CV e 520 Nm di coppia massima che nella Panamera si traducono in uno 0-100 km/h coperto in 5”2 e una velocità massima di 272 km/h. Mentre nella Panamera 4, dotata di trazione integrale, lo scatto 0-100 Km/h scende a 4”8 mentre la velocità di punta raggiunge i 270 km/h. Inoltre il V6 2.9 può essere abbinato anche a un motore elettrico raggiungendo i 470 CV totali per la Panamera 4 E-Hybrid fino ad arrivare a 544 CV per la variare 4S Hybrid.

Il top di gamma è rappresentato dalla Turbo E-Hybrid equipaggiata con il 4.0 V8 birurbo che, accoppiato con il nuovo motore elettrico da 190 CV, è in grado di garantire una potenza totale di 680 CV e una coppia di 930 Nm. Tutte le Panamera adottano il nuovo cambio PDK a 8 rapporti che integra in maniera solidale il motore elettrico garantendo, così, un risparmio di 5 kg complessivi. Inoltre la batteria da 25,9 kWh può permettere alla Panamera di percorrere fino a 90 km nella sola modalità elettrica, oltre ad alimentare l’innovativo sistema Active Ride.

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La Panamera monta di serie sospensioni pneumatiche adattive a doppia camera PASM, per gestire in maniera indipendente compressione ed estensione degli ammortizzatori a doppia valvola, garantendo un buon compromesso tra maneggevolezza e comfort di guida. Tuttavia sulle versioni plug-in ibride si può scegliere se montare, con un supplemento di 8.289 Euro, l’innovativo sistema Active Ride. Questo, tramite una pompa idraulica dedicata azionata da un motorino elettrico a 400 Volt, gestisce singolarmente gli ammortizzatori per stabilizzare la vettura migliorando sensibilmente la dinamica di guida. Ciò ha permesso di eliminare sia le barre stabilizzatrici che le barre antirollio attive riducendo ulteriormente il peso.

L’Active Ride entra in azione non appena si aprono le portiere della Panamera facendo sollevare di 55 millimetri la vettura per facilitare l’accesso. Ma oltre alla funzione scenografica, si percepisce la “magia” di questo sistema in movimento azionando la modalità Hybrid. L’obiettivo è infatti quello di stabilizzare l’assetto controllando sia il beccheggio che il rollio. Nello specifico in accelerazione il retrotreno si solleva per mantenere l’assetto piatto, ugualmente in fase di frenata l’anteriore si alza per garantire una maggiore stabilità. In curva le due ruote interne si abbassando permettendo al corpo vettura di non “coricarsi” verso l’esterno oltre a ridurre le forze che agiscono sugli occupanti.

porsche panamera turbo e-hybrid, al volante della supercar da 680 cv travestita da berlina di lusso

Provando in prima persona l’Active Ride si resta stupiti per il comportamento della vettura. Non essendo un sistema studiato e realizzato per uno scopo racing, le andature per apprezzarlo al meglio non sono certamente quelle da pista. A meravigliare è la diversa percezione che si prova al volante, la Panamera resta sempre stabile in ogni condizione, tanto da aumentare anche la sensazione di sicurezza al volante. Anche sulle strade dissestate le ruote, lavorando in maniera indipendente, sembrano quasi scollegate con il corpo vettura che resta sempre piatto riducendo quasi del tutto le vibrazioni all’interno dell’abitacolo.

Pur non essendo una vettura nata per la pista, la Panamera non sfigura affatto tra i cordoli. Dopo averla apprezzata sulle strade delle colline dell’Andalusia, giungiamo sul tracciato di Monteblanco per mettere alla frusta la più potente Turbo E-Hybrid. Azionando la modalità Sport Plus, oltre a disattivare la funzione comfort dell’Active Ride, anche l’elettronica diventa meno invasiva permettendo di godere appieno i 680 CV. Forte di uno scatto 0-100 km/h di appena 3”2 e una velocità massima di 315 km/h, la Panamera è subito reattiva al solo sfiorare il pedale del gas.

porsche panamera turbo e-hybrid, al volante della supercar da 680 cv travestita da berlina di lusso

Ma è in curva che si dimostra inaspettatamente efficace: nonostante una massa di 2.360 kg, la Porsche è agile e reattiva sui saliscendi del circuito di Monteblanco. Gran parte del merito è dovuto alle sospensioni, a quadrilatero davanti e multilink al posteriore, oltre allo sterzo sempre diretto e ben tarato. Solamente quando si forza eccessivamente l’inserimento in curva si percepisce un leggero sottosterzo dovuto alla sua massa, tuttavia la trazione integrale permette di gestire al meglio anche le situazioni più difficili. Ben calibrato, anche l’impianto frenante è sempre pronto ad arrestare una vettura decisamente imponente.

La Porsche Panamera è offerta da 112.182 Euro per la versione esclusivamente termica spinta dal 2.9 V6 da 353 CV. Se si vuole optare per le plug-in, il listino parte da 127.998 Euro per la Panamera 4 E-Hybrid, con il V6 accoppiato con il motore elettrico da 190 CV. Infine il listino della più performante Turbo E-Hybrid parte da 198.632 Euro. Gia ordinabili, le prime consegne delle Porsche Panamera sono previste a partire da aprile-maggio.

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