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Audi RS6 Performance: la prova della Station Wagon che ama fare la supercar

Audi RS6 è un’icona del mercato da diverse decine d’anni. Nessuna come lei. Molte la imitano, alcune si avvicinano, nessuna la eguaglia. Il concetto è piuttosto “semplice”: offrire tutto il comfort tipico di un’ammiraglia iper tecnologica come Audi A6 Avant di ultima generazione, ma con le prestazioni e la sportività di una vera e propria supercar. Termine non usato troppo a sproposito, in questo caso. Perché sebbene si addica alle sole vetture dalle fisionomie estreme, esotiche e (magari) con un motore collocato centralmente, con RS6 Performance si ritrova nel nome proprio la dichiarazione d’intenti del marchio tedesco: la ricerca delle prestazioni. E quindi si elencano gli affinamenti meccanici, che passano per un upgrade del celebre 4.0 V8 biturbo, ora portato a 630 CV, al pari di un telaio messo a punto per offrire un feeling di guida mai visto prima su questo modello. Cresce anche il listino, certamente. Si parte ora da 151.100 euro, per una delle versioni create per dire addio, in grande stile, ad uno dei modelli più iconici della casa di Ingolstadt.

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Design e dimensioni

Rispetto ad RS6 Avant, la versione Performance sfoggia alcuni accorgimenti estetici volti ad essere colti solo da un occhio “esperto”. Si parte con la nuova gamma di cerchi in lega, da 21 o ben 22”, a richiesta (da 5.320 euro) e abbinati ad un set di gomme specifico: Continental Sport Contact 7 da 285/30 con cerchi in lega leggera, chiamati a ridurre le masse rotanti di oltre 20 kg. Ad essi, si unisce il set di dischi carboceramici (440 mm) per l’impianto frenante maggiorato con pinze a dieci pistoncini, anche in questo caso a richiesta per una riduzione complessiva del peso di ben 34 kg. Altre scelte per telaio e abitacolo hanno poi ridotto il peso complessivo di ulteriori 15 kg, per un dimagrimento massimo di circa 80 kg. Pochi, certo, soprattutto in vista di una massa complessiva di ben 2.150 kg in ordine di marcia, per ben 5 metri tondi di lunghezza e 1,95 di larghezza.

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Non vengono abbandonate le carreggiate allargate del posteriore così come i doppi scarichi ovali, da cui si intravede il nuovo impianto di scarico sportivo RS, capace di botti e borbottii che creano dipendenza. Nel frontale debutta il nuovo gruppo ottico LED Matrix HD, con fascio intelligente e proiettore laser di profondità, con una firma luminosa a led specifica per il modello. Non manca l’indicatore di direzione con luce led progressiva e funzione di benvenuto e arrivederci. A richiesta, si possono anche inserire diversi inserti in carbonio satinato sul paraurti, griglia, minigonne e dettagli nel posteriore, per una cifra di 5.860 euro. Particolare l’assenza, di serie, dei vetri posteriori oscurati, richiesti con un sovrapprezzo di 550 euro.

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Interni e tecnologia

Massima poi la possibilità di personalizzazione per quanto riguarda l’abitacolo. Tanti gli inserti in carbonio Twill con intrecci di colori specifici, o cuciture a doppia impuntura a vista, secondo il programma Audi Exclusive che consente di modificare colorazioni e materiali di quasi ogni componente dell’abitacolo. Il nostro esemplare è equipaggiato con i sedili sportivi RS in pelle e microfibra Dinamica, riscaldati, ventilati e massaggianti. Sono anche presenti le cinture sportive in tonalità blu con cucitura sul bordino a contrasto. A richiesta anche il pacchetto completo in pelle, che riveste le zone soprastanti delle portiere e della plancia con morbida pelle e impunture a vista.

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Non varia poi l’impostazione classica della plancia di Audi A6, con il Virtual Cockpit Plus da 12,3” di fronte al conducente, mentre al centro della plancia troneggia il sistema multimediale MMi Plus da 10,1”, per il quale risulta disponibile la connettività wireless per Android Auto ed Apple Carplay. Ottimo il funzionamento, dalle transizioni alla qualità dell’immagine terminando con la rapidità di attivazione. Per chi ricerca il massimo della sicurezza, non manca neanche il Night Vision, che tramite una telecamera ad infrarossi proietta sulla strumentazione la vista frontale, evidenziando pedoni, segnali e altri elementi sulla strada. Disponibile poi un altro display da circa 10” dal quale gestire tutte le funzioni del clima automatico quadri-zona. Non manca poi un più che generoso bagagliaio, nel quale poter accogliere fino a 548 litri o 1.650 a sedili posteriori abbattuti.

Prova su strada

Potrebbe sembra una “semplice” RS6 sotto steroidi, con quell’upgrade di 30 CV e 50 Nm ma la realtà dei fatti è che RS6 Performance è ben altro. Un’auto pensata per esaltare al massimo le possibilità di un’icona su quattro ruote. Gli affinamenti telaistici passano da una nuova taratura delle sospensioni che, di default, vengono proposte con ammortizzatori adattivi pneumatici. A richiesta, per 1.700 euro è selezionabile il nuovo Dynamic Ride Control (DRC) che sfrutta un nuovo sistema di ammortizzatori a camera singola a controllo idraulico, collegati ad “X” tra le quattro ruote: compensano automaticamente rollio e beccheggio, facendo così’ a meno delle barre antirollio attive. Di serie anche l’asse posteriore sterzante, capace di ridurre gli spazi di manovra nello stretto e assicurare maggior precisione in curva alle alte andature, adattandosi a seconda delle modalità di guida. Di serie anche il nuovo differenziale centrale, più compatto e capace di resistere agli stress termici, mentre a richiesta si può selezionare il differenziale posteriore sportivo, che ripartisce in maniera ottimale la coppia tra la ruota interna o esterna alla curva.

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Totale revisione anche per il V8 biturbo, con turbine più efficienti e rapide, al fine di ridurre il turbo lag, assicurando così uno 0-100 km/h coperto in soli 3,4 secondi, per una velocità massima sbloccabile oltre a 280 km/h, fino a 305 km/h. Il propulsore sfrutta anche il sistema mild-hybrid a 48V, in grado di disattivare una delle due bancate in fasi di rilascio, così da ridurre (per quanto possibile) i consumi e le emissioni. Ciò che sorprende è la differenza nell’erogazione a seconda delle modalità di guida: premendo il tasto RS sul volante, si richiamano velocemente le modalità di guida RS1 (più estrema) ed RS2, configurabile a scelta. La spinta con ESP e controllo di trazione parzialmente disattivati è sensazionale, creando una netta differenza rispetto ad RS6 Avant. L’immediatezza della spinta e la ferocia nella progressione eclissano completamente qualsiasi tipo di prestazione assicurata da un motore elettrico ad alte prestazioni. Le vibrazioni provenienti dal propulsore, il suono dello scarico e l’aggressività della coppia rendono il tutto più magico. Da lode come sempre il funzionamento del cambio automatico Tiptronic a convertitore di coppia: non fa rimpiangere in alcun modo un doppia frizione, anzi. La maggior fluidità nella transizione assicurata dal convertitore di coppia prodotto da ZF rende la guida più morbida a velocità turistiche, senza però disdegnare cambiate più secche nelle modalità sportive.

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Nonostante la massa sia importante, ben superiore a 2.150 kg, RS6 Performance sembra quasi danzare tra le curve, assicurando tanta direzionalità con pochissimo angolo volante. Il tutto è così rapido, immediato, secco. La tenuta di strada così come la precisione d’ingresso in curva portano il conducente a provare emozioni alla portata delle sole supercar. Ed infine la potenza frenante. Con l’impianto dotato di dischi carboceramici, c’è bisogno di un periodo di transizione per comprenderne il funzionamento ma, una volta scaldati a sufficienza, sono in grado di offrire una forza d’arresto senza precedenti.

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Consumi e prezzi

Se mai qualcuno fosse poi interessato ai consumi, sappiate che con 73 litri di serbatoio, alle volte, non si riescono a percorrere 400 km se ci si vuole divertire. Ma è giusto così. Con piede gentile, velocità costante e modalità Efficiency, si possono intravedere gli 8 km/l. Passando infine al listino, nuova RS6 Performance è proposta ad un prezzo di partenza di 151.600 euro. Tuttavia, l’esemplare da noi provato, con un listino degli optional davvero corposo, è in grado di avvicinarsi molto ai 200 mila euro. Da considerare che solo l’impianto audio Advanced Bang & Olufsen 3D presenta un listino di ben 6.400 euro.

Un’auto unica nel suo genere. Un’icona, come detto, intramontabile. La miglior Station Wagon mai prodotta, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Si tratta della versione di serie che sancisce l’addio a questo modello. Dopo di lei solo l’edizione limitata RS6 GT, prima di passare ad un’erede completamente elettrica che, probabilmente, arriverà nei prossimi anni. Gut gemacht, Audi.

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