Tesla ancora davanti alla cinese Byd
La Byd si “consola” con gli 3 milioni di veicoli a “nuova energia” (Nev, ossia elettrici ed elettrificati) immatricolati nel 2023 risultando per il secondo anno di fila al primo posto fra i costruttori “alternativi”. Del resto il gruppo è anche il “maggior produttore di auto” a livello nazionale, il più grande mercato al mondo con circa 19 milioni di immatricolazioni, un quarto delle quali sono a zero emissioni. Le consegne di pure elettriche della Byd si sono fermate a quota 1,574 milioni. Gli osservatori avevano stimato per Tesla un 2023 attorno a 1,8 milioni di immatricolazioni, ma Elon Musk confidava di avvicinare la soglia dei 2.
Invece, pur avendo conquistato con la Model Y (circa 1,2 milioni di esemplari commercializzati) il tetto del mondo per l’auto più venduta in assoluto (è la prima volta per una elettrica), il marchio è rimasto sotto le (sue) attese, verosimilmente anche per via della falsa partenza del richiestissimo pick-up Cybertruck, prenotato in due milioni di esemplari. La sfida per il primato elettrico prosegue nell’anno appena cominciato che da un lato dovrebbe consentire a Tesla di beneficiare dei volumi del nuovo modello, ma dall’altra permetterà anche alla Byd di sfruttare l’apertura di nuovi mercati.
Resta da capire quanto a lungo entrambe le case automobilistiche potranno continuare a crescere in doppia cifra (nel 2022 la Byd era lievitata addirittura del 164%) perché in gioco c’è pure il primato fra i brand premium. Finora la contesa era esclusivamente tedesca, con Bmw e Mercedes-Benz a giocarsela poco oltre i 2 milioni di esemplari: con 60.000 veicoli in più lo scorso anno l’aveva spuntata la casa bavarese. Almeno sulle “proiezioni” basate sui dati del primo semestre (oltre 919.000 consegne) e sull’andamento dei mesi successivi, Audi dovrebbe aver conservato il terzo posto.