La Casa americana abbassa i listini di tutti i modelli in tutto il mondo: ecco cosa succede in Italia, incentivi compresi
Non è un momento facile per Tesla, che per far fronte al calo della domanda e all’aumento delle auto elettriche nei piazzali, ha deciso di tagliare nuovamente i prezzi su tutti i principali mercati mondiali. Giù i listini, dunque, in USA, Cina ed Europa, Italia inclusa.
Le riduzioni di prezzo arrivano dopo che Tesla ha annunciato risultati poco soddisfacenti nel primo trimestre del 2024. Le consegne sono scese dell’8,5% (per la prima volta dopo anni in cui la crescita è stata costante) e si sono fermate a 386.810 vetture. La contrazione è stata causata, secondo quanto dichiarato, sia dal calo generale della domanda di auto elettriche, sia per l’intensificarsi della guerra dei prezzi, che, soprattutto in Cina, è stata animata dall’arrivo sul mercato di parecchi modelli a zero emissioni molto convenienti.
Servono novità
La Tesla Model 3 (Highland) e la Tesla Model Y
Tesla si sta concentrando su altri progetti, dallo sviluppo senza fine del Full Self-Driving alla piattaforma per il Robotaxi e la Model 2. Se da una parte si tratta di sforzi necessari per farsi trovare pronti alle sfide del futuro, dall’altra portano con sé conseguenze negative nel presente. Ma torniamo ai tagli sui listini.
Tagli su tutti i modelli
Riguardo alla Model Y, quella a trazione posteriore costa 42.690 euro e, insieme alla Model 3 a trazione posteriore, è l’unico modello in Italia compatibile con gli incentivi.
Per le Model Y Long Range si devono invece mettere in conto 48.990 euro se si vuole il modello a trazione posteriore e 51.990 se si sceglie quello a trazione integrale. Sono 57.990 euro, infine, gli euro da cui parte la Model Y Performance.
Anche i listini della Model S e Model X sono stati tagliati. La Model S Dual Motor costa ora 93.990 euro, mentre la Plaid arriva a 108.990. Per la Model X, come da tradizione, i prezzi sono leggermente più alti. La Dual Motor costa 100.990, la Performance costa 115.990 euro.
I problemi non finiscono qui
Parlando del periodo difficile che Elon Musk e soci si trovano ad affrontare, si deve citare poi il fatto che il Full Self-Driving, anch’esso in fortissimo ritardo sulla tabella di marcia, è stato abbassato di prezzo, forse per convincere un numero maggiore di automobilisti della bontà di una tecnologia che stenta a terminare lo sviluppo.
Infine, ci sono problemi anche con il Cybertruck. In questo caso l’inconveniente riguarda il fissaggio del pedale dell’acceleratore. È stato risolto, ma ha portato ritardi sulla produzione della scorsa settimana, allungando ancor di più i tempi di consegna.
Fotogallery: Tesla Model 3 (Highland) 2024