- Tesla: taglio di 2 mila euro su tre modelli
- Giù anche il prezzo dell’assistente alla guida
- Tagli anche al personale
Tesla auto prezzi
Tesla: taglio di 2 mila euro su tre modelli
Nel primo trimestre, le consegne globali di veicoli hanno registrato una diminuzione per la prima volta in quasi quattro anni, evidenziando le difficoltà del settore automobilistico. Tesla ha perciò ridotto i prezzi dei suoi veicoli in diversi mercati globali. In Europa, il prezzo della Model 3 è stato abbassato di 2.000 euro, arrivando ora a a 40.990 euro. In Cina si arriva a riduzioni fino a 14.000 yuan (circa 1.930 dollari) per la Model 3 che ora costa 231.900 yuan (circa 30.000 dollari). Stesse riduzioni anche per Model Y, la Model S e la Model X. La Model Y ora parte da 249.900 yuan, mentre la Model S normale è ora a 684.900 yuan e la Model S Plaid a 814.900 yuan. Per quanto riguarda la Model X, il prezzo base è stato abbassato a 724.900 yuan, mentre la variante più avanzata è ora a 824.900 yuan. Si cerca così di recuperare mercato in un Paese strategico. Secondo Bloomberg, la quota di mercato di Tesla in Cina è scesa al di sotto del 7%, rispetto a un valore superiore al 10% registrato nella prima parte del 2023. Tagli di 2 mila dollari sono avvenuti anche nei modelli venduti negli Stati Uniti. Il prezzo minimo per la Tesla Model Y è sceso a 42.990 dollari, il livello più basso mai registrato. Minimo storico anche per la Model X.
Queste mossa di Tesla sembra mettere un punto definitivo all’idea dell’azienda di sviluppare e commercializzare la Model 2, un’auto elettrica di massa e a basso costo, con un prezzo stimato di circa 25.000 dollari.
Giù anche il prezzo dell’assistente alla guida
Tagli anche al personale
Il 2024 è un anno di incertezza per Tesla. Oltre alla decisione di ridurre i prezzi e rivedere la propria strategia, l’azienda ha adottato altre misure significative. Recentemente, la casa dell’automobile elettrica guidata da Elon Musk ha annunciato che licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro mondiale, ovvero circa 14mila dipendenti. A comunicarlo è stato lo stesso Musk in una email interna inviata ai dipendenti. Abbiamo “preso la difficile decisione di ridurre globalmente di più del 10 per cento il nostro organico – aveva detto Musk in un memo interno, per l’occasione – Non odio niente più di questo ma deve essere fatto”.
Ma, nonostante i licenziamenti di massa dovuti alle difficoltà finanziarie, Tesla sta cercando di anche riattivare un pagamento di 56 miliardi di dollari per il Ceo Musk, un pacchetto di compensi che era stato precedentemente respinto da un tribunale del Delaware a causa delle preoccupazioni riguardo alla trasparenza del processo decisionale.
Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a invertire la tendenza negativa e a ristabilire la fiducia degli investitori. Con i conti del primo trimestre in arrivo il 23 aprile, gli occhi del settore saranno puntati su Tesla per valutare l’efficacia delle sue strategie.