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Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio: la nostra prova delle sportive «portafortuna»

100 anni di sportivitàSenza retorica, quel piccolo Quadrifoglio sui modelli di serie ad alte prestazioni (come Giulia e Stelvio) come su tutte le vetture da competizione Alfa Romeo è un brand nel brand, visto che proprio nel 2023 ha compiuto 100 anni e resta l’ultimo baluardo della tradizione prima dell’era Stellantis. Le auto del Biscione con il fiore verde sulle fiancate continuano la ricerca dell’eccellenza tecnica, in particolare nella parte motoristica: quello che in definitiva vogliono i fedeli del marchio. Così Giulia e Stelvio si presentano nella rinnovata collezione 2024, già ordinabile, con prezzi rispettivamente di 95.300 e 104.500 euro. Grazie alla proposta di Stellantis Financial Services è possibile pagarle a 790 euro al mese per 35 rate più una Rata Finale Residua di 52.529 euro.Il frontale è quello nuovoLe due vetture si presentano con qualche tocco esterno in continuità con il family feeling di gamma, introdotto da Tonale, caratterizzato dai proiettori “3+3”, con nuovi fari Full-Led Matrix adattivi che offrono un fascio di guida antiabbagliante e adattabile per un’illuminazione ottimale in ogni condizione, garantendo risparmio energetico, un elevato miglioramento della sicurezza e un minore affaticamento degli occhi. Cerchi in lega sportivi bruniti a 5 fori da 19 pollici per la Giulia, e da 21 pollici per Stelvio con le sportivissime pinze freno rosse. Le livree disponibili: Rosso Etna, Verde Montreal, Blu Misano, Grigio Vesuvio, Nero Vulcano e Rosso Alfa (non metallizzato).Cambia il quadro strumentiLa stessa allure sportiva si ritrova nell’ambiente interno dove prevale l’esclusivo binomio pelle nera ed alcantara (optional) e dall’innovativa finitura in 3D in vero carbonio per il cruscotto, il tunnel centrale e il pannello delle porte. Il volante è rivestito in pelle ed Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio. Nuovo il quadro strumenti, caratterizzato dallo storico design “a cannocchiale”, dove campeggia lo schermo TFT da 12,3 pollici — totalmente digitale — da cui accedere a tutte le informazioni sulla vettura e ai parametri relativi alle tecnologie di guida autonoma. Su Quadrifoglio, oltre ai tre layout (Evolved, Relax ed Heritage) disponibili su tutta la gamma Alfa Romeo, debutta l’esclusiva configurazione Race, che raccoglie nella schermata centrale le informazioni fondamentali che ogni pilota vuole avere sotto controllo: contagiri, tachimetro e shiftlight per la guida manuale. Il layout è personalizzabile disponendo nei quadranti laterali ulteriori informazioni, tra cui quelle istantanee relative alle prestazioni.Quattro modalità di guidaLa sorpresa (apparente, ma piacerà molto agli appassionati) è che stato pensionato il differenziale posteriore elettronico che lascia il posto a un tradizionale autobloccante meccanico, con percentuali di interventi in accelerazione del 35% e in rilascio del 50%. C’è stata anche la rivisitazione del comparto sospensioni sempre integrato da ammortizzatori adattivi e aggiornato con soluzioni ereditate dalla serie limitata GTA, tanto a livello di architettura specie al retrotreno e dimensionamento quanto di regolazioni. Il risultato comunque non penalizza l’uso quotidiano con la configurazione vettura meno estrema del sistema Dna, ovvero la Normal e l’Advanced Efficiency, ed è finalizzato alla guida impegnata quando si usano la Dynamic e la RaceGrande agilità e trazione posterioreE in effetti, al volante, la Giulia Quadrifoglio mostra una guidabilità ancora superiore rispetto al passato, con tanto feeling. Lo abbiamo constatato con un ‘assaggio’ sul tracciato Alfa del Proving Ground di Stellantis e soprattutto su strada come è giusto sia pensando all’uso quotidiano. Il percorso molto divertente era tra Biella, Viverone e Balocco. Poco traffico fortunatamente, tante curve ( anche impegnative), rettilinei brevi: l’ideale per saggiare la modalità Dynamic. L’auto si è rivelata intuitiva, efficace, agile e ben gestibile grazie anche al peso inferiore a quello delle dirette rivali (poco più di 1.600 kg) e alla possibilità di sfruttare l’aiuto della spinta delle ruote posteriori per sgusciare tra le curve, come piace un sacco agli amanti della guida sportiva.Prestazioni ed emozioniSotto il cofano, c’è il collaudato V6 biturbo di 2,9 litri con una coppia di 600 Nm ma ora con 520 anziché 510 cavalli, abbinato al cambio automatico a otto marce. La precisione e la prontezza dello sterzo permettono di sfruttare al meglio il rendimento del motore, che libera’ fulmineamente la potenza sino all’intervento del limitatore. E’ così anche per la Stelvio (in foto), che però ha una massa superiore alla Giulia e una maggiore altezza da terra, in quanto Suv (e quindi talvolta innesca un po’ di rollio) ma non delude le attese. E se presente, lo scarico in fibra di carbonio Akrapovic che emette borbotti appaganti in funzione di come si pigia l’acceleratore è il tocco in più. Per la Giulia Quadrifoglio la velocità massima è di 308 km/h e ci vogliono 3,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h mentre le prestazioni della Stelvio sono addirittura migliori in accelerazione, 3,8 secondi da 0 a 100 km/h nonostante i 190 kg in più, che però si fanno sentire per la velocità massima che è di 285 km/h. In ogni caso, è bello sapere che il cuore del Biscione batte ancora.

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