La Renault Scenic Vision vista al Salone di Parigi è un ibrido elettrico/idrogeno. In vendita dal 2024 come elettrica
- L’elettrica con “l’aiuto” dell’idrogeno
- Renault Scenic Vision, live al Salone di Parigi
- Tanto spigolosa quanto aerodinamica
- Neutralità carbonica e riciclabilità
- Un occhio alla sicurezza
Al Salone di Parigi 2022 la Renault immagina il suo futuro guardando alla sua storia. La Scenic Vision mette insieme la filosofia e le forme dell’iconica monovolume adattandole alle esigenze moderne, con interni iperconnessi ed ecosostenibili, sistemi di assistenza alla guida evoluti e, soprattutto, un powertrain innovativo.
Il cuore della concept, infatti, è una motorizzazione ibrida che unisce un’unità elettrica a batteria a una fuel cell alimentata da un serbatoio di idrogeno. Gli 800 km complessivi di autonomia e le tempistiche di ricarica ridotte (una volta che l’infrastruttura a idrogeno sarà sufficientemente estesa nei vari Paesi) promettono di rendere più accessibile il mondo dei veicoli a zero emissioni.
L’elettrica con “l’aiuto” dell’idrogeno
Il gruppo motopropulsore della concept Renault è montato su una piattaforma inedita ed è composto da una batteria da 40 kWh e da una cella a combustibile alimentata a idrogeno verde, ossia prodotto attraverso l’impiego di energie rinnovabili.
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Il motore elettrico sincrono a rotore avvolto da 160 kW deriva direttamente dalla Megane E-Tech, mentre il pacco batterie (interamente riciclabile e senza la presenza di minerali rari) sarà prodotto in Francia dal 2024 nella Gigafactory del Centro Electricity.
In pratica, la vettura ha un funzionamento molto simile a quello di un’auto full hybrid con motore termico che funge da range extender (una tecnologia vista sulla Nissan Qashqai e-Power, ad esempio). Negli spostamenti quotidiani l’auto utilizza solo il motore elettrico, ma per i viaggi più lunghi viene impiegato l’idrogeno attingendo dal serbatoio da 2,5 kg posizionato anteriormente.
In questo modo, si può sfruttare sia l’autonomia garantita dalla batteria che quella delle celle a combustile, col vantaggio di fare il “pieno” di idrogeno in soli 5 minuti. Il risultato è un viaggio a emissioni zero, anche perché dagli scarichi della Renault esce solamente vapore acqueo.
Renault Scenic Vision, live al Salone di Parigi
Tanto spigolosa quanto aerodinamica
Dati alla mano, la concept è lunga 4,49 metri, larga 1,9 metri e alta 1,59 metri ponendosi nel mezzo dei crossover del segmento C. Le linee sono estremamente spigolose e futuristiche, ma sono anche fedeli all’identità di Renault. Il look presenta anche numerose chicche funzionali come i cerchi in lega da 21” che sono dotati di speciali alette per migliorare l’aerodinamica.
A velocità superiori a 10 km/h le alette si aprono per favorire il raffreddamento e l’evacuazione del calore prodotto dai freni, mentre in contesti autostradali si chiudono migliorando l’aerodinamica e, di conseguenza, l’autonomia.
Nell’abitacolo, invece, si viene accolti da un ambiente all’avanguardia e ispirato al mondo della moda e dello sport. Come si vedrà, però, oltre al design c’è grande attenzione all’aspetto della sostenibilità.
Neutralità carbonica e riciclabilità
Nella realizzazione della Scenic Vision, che nel 2024 diventerà un modello di serie 100% elettrico forse chiamato proprio Scenic, Renault si è basata sui capisaldi della neutralità carbonica e della massima riciclabilità delle componenti.
“In Renault siamo in grado di democratizzare la tecnologia, attraverso l’uso di un’innovazione sostenibile e di tre pilatri fondamentali: sostenibilità, sicurezza e inclusione. In questo percorso si inserisce Scenic Vision, un manifesto per Renault, inclusiva come tutte le monovolume, che anticipa nello stile le forme della vettura di serie di fine 2023/inizio 2024. Gli interni guardano invece alle nostre auto del 2028 e il powertrain ibrido a idrogeno prepara le tecnologie del 2030.”
Attraverso partnership specifiche e la tracciabilità della filiera, la Casa della Losanga si assicura che materiali come il litio e il cobalto siano estratti in modo sostenibile per arrivare a ridurre del 75% la carbon footprint del veicolo rispetto alle classiche auto elettriche.
Entro il 2030, il Gruppo francese punta a raggiungere una quota del 33% di materiali riciclati nella massa delle nuove auto e la concept rappresenta al meglio quest’idea visto che il 70% della sua massa complessiva è costituita da componenti riciclabili e rinnovabili. In aggiunta, il 95% dei materiali impiegati per la progettazione (batteria compresa) è nuovamente utilizzabile.
Per fare alcuni esempi concreti, materiali come l’acciaio e l’alluminio derivano da scarti di lavorazione. Addirittura, il carbonio deriva dal settore aeronautico (grazie alla collaborazione con Airbus) e dall’industria della carta.
Nell’abitacolo è completamente assente la pelle e al suo posto ci sono fibre tessili derivate da tessuti riciclati. Il pianale è composto da plastica proveniente da rifiuti alimentari e industriali (ad esempio, bottiglie di latte e tubi di plastica), mentre le celle a combustile impiegano platino ottenuto dalle marmitte catalitiche.
Un occhio alla sicurezza
I tre pilastri sono il Safety Score, il Safety Coach e il Safe Guardian che supportano il guidatore in ogni situazione. Il Safety Score utilizza i dati ottenuti dai sensori del veicolo per fornire consigli a chi è al volante, premiandone i comportamenti virtuosi con ricompense virtuali o finanziarie.
Il Safety Coach informa gli utenti dei rischi che incontreranno lungo il percorso (come rotatorie, incroci pericolosi o limiti di velocità) tramite degli avvisi visivi, acustici o aptici. Il Safe Guardian coordina l’intervento dei sistemi di assistenza veri e propri rallentando la vettura e registrando i parametri vitali degli utenti per rilevare stanchezza o debolezza ed eventualmente allertare i soccorsi.
Oltre a ciò, l’auto interagisce con le infrastrutture per ricevere aggiornamenti in tempo reale su traffico e incidenti e può contare su telecamere anteriori in grado di aumentare il campo visivo del conducente del 24%.
Infine, Renault ha pensato anche alla gestione del primo soccorso installando un dispositivo che favorisce l’afflusso di acqua verso la batteria in caso d’incendio e predisponendo un QR Code che dà ai soccorritori le informazioni utili sul veicolo.
Rimanendo in tema di tecnologia, la Renault sfrutta il riconoscimento facciale per lo sblocco delle portiere e per adeguare la configurazione interna di sedili e infotainment a seconda della persona che sale a bordo. Nell’abitacolo si trovano anche 10 display personalizzabili e ogni sedile integra microfoni e altoparlanti per facilitare le conversazioni e ottenere un ambiente sonoro pulito.
Insomma, le innovazioni a bordo della Scenic Vision sono davvero tante. Vedremo quante di essere verranno riprese dai modelli di serie dei prossimi anni.