MotoGp, Ducati ha scelto Martin per il 2025. Marquez verso Pramac?
Un passaggio dal team Pramac a quello ufficiale che il vice campione del mondo in carica avrebbe già meritato a fine 2023. Il titolo perso con Pecco Bagnaia solamente all’ultima gara di Valencia, ha generato tanta rabbia e delusione nella testa di Jorge. Un 2024 che lo ha visto scattare subito fortissimo ai blocchi di partenza del nuovo campionato. Due vittorie (e tre Sprint) conquistate nei primi sei appuntamenti, leadership della classifica iridata attualmente detenuta con 39 punti di vantaggio su Bagnaia. Compagno di moto adesso, che s’appresta a diventare anche di squadra nella prossima stagione, che vuol tentare di battere nel 2024.
La scelta di Martin, che sarebbe stata scontata se Marc Marquez non avesse avuto un inizio di avventura con la Ducati tale da mettere in difficoltà Gigi Dall’Igna. D’altra parte era chiaro a tutti come l’otto volte campione del mondo cullasse il sogno di fare il grande salto nel team Ducati dopo solamente una stagione nel team Gresini. Ma il rischio di perdere Martin ha spinto i vertici della casa bolognese a prendere una decisione diversa. Che potrebbe rivelarsi indolore, se si pensa che all’ex pilota della Honda potrebbe comunque ritrovarsi con una moto ufficiale nel 2024. La partenza del vice campione del mondo liberebbe infatti un posto nel team Pramac, che negli ultimi anni ha sempre un trattamento analogo a quello factory. Una scelta, quella dei vertici Ducati, in cui sembra aver prevalso il buon senso. Senza danneggiare o penalizzare subito, non minando di niente le certezze dei suoi piloti circa la possibilità di rimanere in lotta per il titolo mondiale anche per le stagioni future.
Un confronto con Bagnaia che adesso lo sta vedendo nettamente sconfitto, come hanno dimostrato le tre vittorie delle prime sei gare del 2024 da parte dell’iridato in carica. Un futuro che lo potrebbe vedere in Aprilia, visto l’addio a fine stagione di Aleix Espargarò. Ipotesi che potrebbe stimolare la voglia di rifarsi da parte di Enea, unita allo stimolo e alla motivazione di rimanere in un team ufficiale e di approdare in un’altra casa italiana. Tutti intrecci di mercato, con all’orizzonte l’appuntamento del Mugello che potrà dire molto sulle ambizioni iridate dei tre piloti che a partire dal 2025 hanno possibilità di guidare una Desmosedici ufficiale.