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MotoGP | Dall'Igna: "Pramac? Scelta non nelle nostre mani, ma spero che resti"

Complice lo slittamento del Gran Premio del Kazakistan a settembre, quando andrà a prendere il buco lasciato libero dalla cancellazione di quello dell’India, la MotoGP sta vivendo la sua seconda domenica consecutiva senza gare. Con il Mondiale Superbike impegnato sul tracciato di Misano, per Gigi Dall’Igna è stata quindi un’ottima opportunità per andare a toccare con mano come stanno andando le cose in Ducati tra le derivate di serie.

Per il direttore generale del reparto corse di Borgo Panigale è stata però anche l’occasione per commentare l’effetto domino che ha generato la firma di Marc Marquez, che diventerà un pilota ufficiale della Rossa a partire dal 2025, andando ad affiancare Pecco Bagnaia. Un accordo che ha portato Jorge Martin ed Enea Bastianini ad uscire dall’orbita del marchio bolognese per approdare rispettivamente in Aprilia ed in KTM.

La Ducati, dunque, si troverà ad affrontare una concorrenza più agguerrita il prossimo anno, ma per Dall’Igna non è una sorpresa: “Più o meno sapevamo quali fossero le mosse degli altri, era già scontato. Sicuramente non sarà facile, perché i nostri avversari si sono rinforzati, ma questo lo sapevamo già, quindi bisognerà lavorare”, ha detto ai microfoni di Sky Sport MotoGP.

Una situazione che sicuramente permetterà alla concorrenza di avere delle line-up più temibili (KTM ha preso anche Maverick Vinales, che affiancherà Bastianini nel team Tech3), ma l’ingegnere veneto non sembra preoccupato dal rischio di veder svelati i segreti tecnici della Rossa: “Come ho sempre detto, sono i tecnici che portano le informazioni. I piloti possono dare dei commenti, fare dei confronti con le moto che guidavano prima, ma difficilmente un pilota porta con sé dei segreti tecnici”.

Jorge Martin, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Ora però resta da sciogliere un altro nodo importante ed è quello relativo al futuro del Prima Pramac Racing, che deve decidere se proseguire con Ducati o cedere alla corte della Yamaha, con gli indizi più recenti che sembrano portare nella seconda direzione, proprio perché la struttura toscana è rimasta scottata dalle ultime evoluzioni del mercato piloti.

Come ha confermato anche Dall’Igna, il pallino in questo momento ce l’ha Paolo Campinoti e a Borgo Panigale possono solo attendere la sua scelta (il rinnovo è automatico a meno che Pramac non decida di uscire da un contratto che gli garantirebbe due GP25), anche se la speranza è che possa continuare a schierare due Desmosedici GP anche nei prossimi due anni.

“Aggiornamenti non ce ne sono, anche se ormai il tempo è quasi finito, quindi prima o poi bisognerà decidere. E’ chiaro che la soluzione non è nelle nostre mani, quindi noi dobbiamo solamente aspettare in questo caso. C’è una storicità, perché tantissime cose le abbamo fatte insieme. C’è un rapporto di amicizia, quindi spero veramente che Campinoti prenda la decisione di restare con noi”, ha concluso Dall’Igna.

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