MotoGP 2024. GP d’Italia. Il mistero s’infittisce, Gino Borsoi: “Pramac avrà due Ducati ufficiali nel 2025”. E da Ducati: “Non ci aspettavamo le parole di Marc Marquez”
Dopo queste parole si è iniziato a discutere sul fatto che Pramac potesse lasciare Ducati passando a Yamaha, accettando l’offerta dei giapponesi. Ricordiamo che Pramac ha un contratto con Ducati valido per il 2025. Pramac è il primo team satellite di Ducati e può disporre di due moto ufficiali.
Il mistero però si infittisce perché questo scenario è già stato smentito da Gino Borsoi, team manager Pramac. Borsoi ha parlato con Dazn Espana: “Abbiamo le due Ducati ufficiali e l’anno prossimo continueremo così”.
“Abbiamo molto rispetto per un otto volte campione del mondo, posso solo dire che Pramac è una grande squadra – ha aggiunto Borsoi -, siamo una grande famiglia ed ogni anno facciamo un lavoro sempre migliore. Nel 2023 abbiamo fatto la storia e vinto il campionato a squadre, la prima volta che un team privato ci riusciva, eravamo in lotta per il campionato del mondo e quest’anno Jorge Martin è in testa al campionato ed abbiamo una nuova opportunità”.
Le parole di Grassilli, ds Ducati Corse
Grassilli ha parlato con Sky: “Non eravamo pronti a questa dichiarazione così come non siamo pronti a tante altre dichiarazioni da parte dei piloti – ha detto il ds Ducati – loro sono persone speciali, super intelligenti e dicono semplicemente ciò che pensano”.
Ancora: “Marc, come tutti i piloti, cerca di fare la propria strategia. Di sicuro non siamo sorpresi dal punto di vista di Marc. Ne prendiamo semplicemente atto, anche perché la squadra di Campinoti è formidabile e alla fine è un team Lenovo vestito Pramac”.
Poi Grassilli ha aggiunto: “Abbiamo deciso di non dedicarci al mercato al Mugello, ma solo alla gara. Di questo tema e della strategia da adottare ne parleremo però con Dall’Igna e Domenicali a partire dalla prossima settimana”.
Ma Marquez in Pramac era una possibilità? “Pramac era una delle ipotesi, ma non l’unica. Ce ne sono altre e vedremo quale sarà l’evoluzione della situazione”.
Sui tempi per arrivare alla scelta: “Entro l’estate daremo una risposta. Pensavamo di annunciarlo prima del Kazakistan (in programma a metà giugno ma slittato a settembre, ndr) ma forse ora prenderemo ancora più tempo”.
In collaborazione con Moto.it