Mazda CX-5 2023: opinioni, recensioni, guida, prezzo, informazioni, foto

Non è più una giovincella, ma la Mazda CX-5 2023 si porta con gran disinvoltura i suoi anni. Anche grazie alle ultime, lievissime, modifiche: oltre alla rivisitazione della gamma (qui trovate i dettagli dei nuovi allestimenti), l’infotainment conquista la connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay e, nel cofano, ecco apparire il 2.0 Skyactiv-G da 165 cavalli arricchito dal sistema mild hybrid. Naturalmente, fra le pieghe del listino rimangono sia il 2.5 benzina da 194 cavalli (con trazione integrale) sia due turbodiesel di 2.2 litri, da 150 e 184 cavalli (entrambi, volendo, pure 4×4). Per prezzi compresi fra i 36.700 e i 50.050 euro.

mazda, mazda cx-5, android, mazda cx-5 2023: opinioni, recensioni, guida, prezzo, informazioni, foto

Skyactiv-G e D. Tuttavia, fra le auto messe a disposizione per questo primo contatto, non figuravano esemplari a gasolio: per questo abbiamo scelto di guidare la Mazda CX-5 2.0 Skyactiv-G. 165 CV, 214 Nm di coppia a 4.000 giri, sistema mild hybrid con motogeneratore a cinghia e, naturalmente, nessun tipo di sovralimentazione. Secondo la Casa, rispetto al propulsore non elettrificato si risparmiano fino a 0,6 litri di benzina ogni 100 km, mentre le emissioni, in media, scendono fino a 13 g/km. Valori non certo rivoluzionari, ma tant’è: questa è e rimane la scelta di chi percorre pochi chilometri l’anno. I veri macinatori di chilometri possono sempre giocarsi la carta del 2.2 turbodiesel.

mazda, mazda cx-5, android, mazda cx-5 2023: opinioni, recensioni, guida, prezzo, informazioni, foto

Senza cavo. La plancia e gli interni della Mazda CX-5 2023 sono quelli che conosciamo: l’abbondanza di tasti fisici, generalmente ben disposti, aiuta l’identificazione e il sistema multimediale s’affida allo schermo da 10,3”, che diventa touch soltanto nel caso in cui sia connesso uno smartphone tramite Android Auto e Apple CarPlay, ora wireless. Altrimenti, lo si gestisce con il manopolone sul tunnel. Da segnalare pure la comparsa di prese Usb di tipo C. Per quanto riguarda la posizione di guida, si sta seduti con le gambe non troppo distese ma, in compenso, si può godere di una posizione privilegiata, piuttosto alta, per dominare il traffico. Pur essendo disponibile la trasmissione automatica, sul tunnel dell’esemplare che sto guidando svetta la leva del cambio manuale. Dentro la prima e si scopre un classico Mazda: un sei marce che, per la fluidità dei movimenti e la precisione degli innesti, sembra quasi quello della MX-5.

No al turbo. Tutto ciò è un bene, anche perché i 213 Nm a 4.000 giri di questo quattro cilindri a benzina (e l’assenza della sovralimentazione) invitano caldamente a utilizzarlo molto, il cambio, quando si tratta di sorpassare. In ogni caso, nello scatto breve la Mazda CX-5 2.0 Skyactiv-G M hybrid non appare certo seduta, ma non c’è quella gradevole robustezza nell’erogazione – cui ormai siamo abituati, in tempi di downsizing – che caratterizza i turbo. Qui si torna un po’ alla guida vecchia scuola, dove bisogna sfruttare gran parte dei giri motore disponibili se si vuole riguadagnare l’andatura perduta nel minor tempo possibile (tra l’altro, con una timbrica niente male, sia d’aspirazione sia di scarico). Comunque, meglio evitare particolari alzate d’ingegno con il piede destro, soprattutto se volete avvicinarvi ai 15,4 km/litro dichiarati dalla Mazda. Nel mio percorso di un centinaio di chilometri, caratterizzato da un 60% di autostrada e un 40% di strada collinare e piccoli paesi, guidando in modo brillante ma senza esagerazioni, ho ottenuto una media (secondo il computer di bordo) di quasi 13 chilometri con un litro di benzina. Dal canto suo, il mild hybrid fa ciò che deve senza disturbare, garantendo spegnimenti e riavvii lisci come l’olio.

mazda, mazda cx-5, android, mazda cx-5 2023: opinioni, recensioni, guida, prezzo, informazioni, foto

Argomenti solidi. Grazie agli affinamenti tecnici comparsi con l’ultimo, grosso restyling dell’anno scorso, la Mazda CX-5 2023 affronta sempre a testa alta una gran varietà di percorsi: in città apprezzi il buon assorbimento delle sospensioni (dietro c’è un raffinato schema Multilink), mentre sui tratti più guidati rolla un po’, ma avverte sempre con largo anticipo quando ti stai per spingere troppo in là. E, pur senza dispensare sensazioni particolarmente affilate, offre il sostegno che serve se vuoi goderti qualche traiettoria ben accordata. Alle andature tipiche dell’autostrada compare qualche fruscio in zona parabrezza, ma il rumore di rotolamento è sempre ben neutralizzato. Insomma, si viaggia bene. Anche per questo la CX-5 è ancora perfettamente in grado di dire la sua, pure in un segmento infarcito di rivali più fresche, dal punto di vista dell’anagrafe.

mazda, mazda cx-5, android, mazda cx-5 2023: opinioni, recensioni, guida, prezzo, informazioni, foto