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WRC | Tanak vince il Rally del Cile. Toyota campione Costruttori

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Ott Tänak, Martin Järveoja, M-Sport Ford World Rally Team Ford Puma Rally1

Un dominio assoluto. Ott Tanak e Martin Jarveoja hanno vinto il Rally del CIle portando a due i suoi successi stagionali dopo il primo hurrà arrivato lo scorso febbraio sulle nevi della Svezia. Anche per M-Sport Ford si tratta del secondo successo stagionale, un evento che non capitava dalla stagione 2018, quando a firmare più vittorie con il team diretto da Richard Millener fu un certo Sébastien Ogier.

A festeggiare è anche Toyota Racing, perché grazie ai risultati ottenuti nel rally e nella Power Stage il team diretto da Jari-Matti Latvala ha conquistato il titolo Mondiale Costruttori WRC 2023, il terzo di fila dopo il doppio successo di Hyundai e il settimo complessivo della sua storia. Un titolo che celebra il team, la vettura e l’insieme di equipaggi più forte della stagione. 106 punti il divario tra Toyota e Hyundai, e ora, con 2 rally da disputare prima della fine della stagione, è incolmabile.

Per l’equipaggio estone di M-Sport questo successo è stato frutto di più fattori. Non solo un’ottima posizione di partenza rispetto ai rivali più accreditati per il successo, ma anche un feeling speciale con l’evento (i due lo avevano già portato a casa nel 2019) e una sagacia tattica nella scelta gomme per il giorno decisivo – sabato – che non ha avuto eguali.

Il giro spartiacque del rally è stato quello mattutino del sabato, dove Tanak e le Hyundai – già piuttosto lontane da lui – hanno scelto gomme Soft e Hard per affrontare le tre prove più dure dell’intero percorso. Toyota Racing, invece, ha sorpreso scegliendo solo Soft, che in CIle erano considerate le ‘Prime’, ossia quelle perfette per la maggior parte delle 16 prove previste.

Il resto lo ha fatto la guida superba di Ott e le note sempre puntuali di Martin, regalando così a M-Sport Ford il secondo successo della stagione e, forse, l’ultima gioia prima di una più che probabile separazione a fine anno.

Dopo la giornata di sabato, Tanak non ha dovuto fare altro che gestire il suo enorme vantaggio sui primi rivali, staccati di quasi un minuto, e trionfare alla fine della Power Stage. La lotta è stata tenuta viva fino a domenica, ma solo per il secondo posto e per di più in un duello fratricida tra piloti di Hyundai Motorsport.

Thierry Neuville ha dato fondo a tutto ciò che aveva per recuperare gli oltre 13 secondi di divario che aveva da Teemu Suninen, ottimo secondo fino alla penultima speciale. La missione del belga stava riuscendo, ma è stata resa molto più facile dallo stesso finlandese. Mentre era intento a difendersi dagli attacchi di Neuville, Suninen ha commesso un errore andando a rompere un braccetto della sospensione anteriore destra e finendo fuori strada.

A quel punto per Neuville è stato facile portare a casa il piazzamento d’onore dietro l’ex e forse futuro compagno di squadra. Dell’errore di Suninen ha approfittato anche Elfyn Evans, terzo alla fine dopo un rally che sembrava essere diventato un incubo dopo l’errore nella scelta gomme di Toyota di sabato mattina.

Prima che il team giapponese propendesse per uscire con tutte gomme Soft per i suoi equipaggi, Evans occupava la seconda posizione dietro a Tanak dopo aver avuto la meglio nei confronti di Suninen. L’errore, però, gli ha fatto perdere sia la seconda che la terza posizione. Quello del pilota di Hyundai Motorsport gli ha spalancato nuovamente le porte del podio in modo insperato.

Fine settimana incolore per Kalle Rovanpera, ma che, data la prestazione e la posizione finale di Elfyn Evans, lo ha proiettato ancora più vicino alla conquista del secondo titolo Mondiale Piloti della sua carriera. Questo potrebbe arrivare già il mese prossimo al Rally dell’Europa Centrale, prima del gran finale al Rally del Giappone fissato nel mese di novembre.

Non ha brillato nemmeno Takamoto Katsuta, solo quinto ma grazie soprattutto ai ritiri e agli errori di alcuni piloti che avevano un ritmo superiore al suo. Uno di questi era Esapekka Lappi, finito fuori dai giochi già nella prima delle 16 prove speciali per un errore all’ultima curva prima del traguardo.

Il finlandese ha frenato un attimo troppo tardi ed è finito per puntare il muso all’interno della curva, proprio dov’era situato un grosso mattone di cemento colorato d’arancione. La sua Hyundai i20 N Rally1 è stata così sbalzata all’esterno della curva mentre capottava, finendo la propria evoluzione contro un albero. Fortunatamente per lui e per il navigatore Janne Ferm, l’impatto non ha arrecato alcun danno fisico. La vettura, invece, ne è uscita distrutta.

Altro fine settimana da dimenticare per Pierre-Louis Loubet. Anche il francese è stato autore di un incidente spettacolare in cui ha letteralmente distrutto la seconda Ford Puma Rally1 Hybrid del team M-Sport. L’incidente, stando a quanto affermato dal transalpino, sarebbe stato innescato da un’incomprensione nelle note dettate da Nicolas Gilsoul e questo ha fatto finire fuori ad alta velocità la Puma dell’equipaggio francofono.

In questo fine settimana abbiamo anche assistito all’esordio su vetture Rally1 – due Ford Puma preparate da M-Sport – dell’idolo di casa Alberto Heller e di Gregoire Munster. Il migliore dei due a livello di prestazioni è stato l’olandese, molto più veloce e pronto per un tipo di vetture come quelle ibride che sono il riferimento del WRC per tecnologia, aerodinamica e prestazioni. A livello di risultati Munster ha fatto meglio di Heller pur essendo stato colpito da un numero maggiore di guasti rispetto al compagno di marca. Il cileno è stato beffato nell’ultima prova dalla rottura dell’albero di trasmissione, trovandosi con le sole ruote motrici anteriori funzionanti.

Per quanto riguarda il WRC2, torna a vincere Oliver Solberg. Il norvegese regala a Skoda l’ennesimo successo della stagione battendo per altro due compagni di marca: Gus Greensmith e Sami Pajari. Quest’ultimo, almeno fino a sabato, sembrava poter portare a casa il successo grazie a prestazioni di livello, ma nella prima prova del sabato mattina ha trovato tanta polvere alzata davanti a lui da una vettura che ha avuto problemi. Questo lo ha portato a perdere oltre mezzo minuto da Solberg e, da quel momento, non c’è stata più storia.

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