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Volkswagen ID.5, perché comprarla elettrica e perché no

Più sportiva nel look ma anche più elegante, la ID.5 mostra pregi e difetti coerenti con la sua piattaforma nativa MEB

Proporzioni da SUV, linea che ammicca alla sportività. La Volkswagen ID.5 Pro Performance sorella con tanto di coda filante della ID.4, punta forte sul look per trasmettere ancor più dinamismo, nonostante la mole imponente.

E se l’impatto alla vista è – oggettivamente – notevole, quale sarà il prezzo da pagare in termini di abitabilità e bagagliaio? Scopriamolo insieme in questo nuovo appuntamento con il Perché Comprarla Elettrica.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+ Qualità percepita – Manca un pozzetto anteriore
+ Consumi – Ergonomia dei pulsanti sul volante
+ Stile e design – Touch dell’infotainment non retroilluminato
+ Lavoro degli Adas

Verdetto

8.1 / 10

Esterni ed interni

La Volkswagen ID.5 mostra in numerosi elementi la stretta parentela con la ID.4. Per la diversa forma della carrozzeria guadagna 2 centimetri in lunghezza (che le regalano anche 6 litri in più a livello di capacità di carico) ma la sostanza resta invariata. Il family feeling è palese, con il cofano piatto che sovrasta proiettori a Led e paraurti dalla forma arrotondata.

Davanti ci sono anche flap che si aprono e chiudono alla bisogna, nel caso servisse aria fresca alla batteria, mentre la fiancata è alta e pulita, con maniglie a scomparsa e un passo lungo a darle ulteriore impatto.

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Salire a bordo non è complicato, l’angolo di apertura delle porte è ampio e, una volta raggiunto il proprio posto, si scopre tanto spazio sia per la testa sia (e soprattutto) per le gambe. Dietro il divano è accogliente anche per tre persone, che oltre ai centimetri possono sfruttare la presenza di due prese Usb C e due bocchette per la regolazione indipendente del climatizzatore.

I rivestimenti sono di buona qualità, la plastica si alterna alla similpelle e le impunture a contrasto donano un tocco di colore. Qualche compromesso in più lo si nota nella zona inferiore dell’abitacolo, ma l’impatto generale resta buono. Si apprezzano poi i vari portaoggetti, che semplificano di molto la vita a bordo, e il cassettino con ricarica wireless.

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Volkswagen ID.5 | Dimensioni

Fuori

Lunghezza

4,60 metri

Larghezza

1,85 metri

Altezza

1,62 metri

Peso

2.043 kg

Dentro

Bagagliaio

549|1.561 litri

Batteria e autonomia

Nonostante dimensioni e peso non indifferenti, la ID.5 Pro Performance si è dimostrata particolarmente efficiente in ambito urbano, dove ha fermato il dato del consumo riportato dal trip computer a 15 kWh/100 km. In autostrada, nonostante il Cx sia davvero buono, si è arrivati a 23 kWh/100 km, mentre sul misto, tra statali, curve e leggeri cambi di pendenza il valore è stato di 20,4 kW/100 km.

Di conseguenza, l’autonomia varia tra un massimo di oltre 500 km se si viaggia in città e un minimo di 335 km in autostrada. In media, con una sola ricarica si riescono a percorrere più di 400 km senza troppi sacrifici.

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Ricarica

Sulla Volkswagen ID.5 il bocchettone per la ricarica si trova in posizione tradizionale, sul lato destro all’altezza del passaruota posteriore. Due gli standard disponibili: Mennekes e CCS Combo 2. Collegando la vettura a casa a una normale presa domestica ogni ora si guadagnano circa 12 km di autonomia.

Se si sceglie una wallbox da 6 kW, invece, si arriva a 23 km guadagnati ogni 60 minuti. Restando nell’ambito della corrente alternata, ma affidandosi a una colonnina pubblica da 22 kW di potenza, l’autonomia guadagnata è di 55 km all’ora. Questo sfruttando il caricatore di bordo ad 11 kW.

In corrente continua, a 50 kW si guadagnano 251 km ogni ora. L’auto, grazie anche all’aggiornamento OTA ricevuto in passato, arriva a una potenza massima di ricarica di 135 kW.

Come va

La Volkswagen ID.5 è un’auto matura, evoluta – grazie anche agli aggiornamenti over the air – rispetto alle primissime vetture figlie della piattaforma MEB. La versione in prova è la Pro Performance, dunque con il motore singolo e la trazione posteriore. E’ un’auto versatile e capace di adattarsi alle varie necessità, grazie alle mappature a disposizione gesibili tramite Driving Mode.

Come di consueto per le auto EV di casa Volkswagen, sono quattro:eco, comfort e Sport, più una mappa Individual; queste possono regolare l’erogazione del pedale dell’acceleratore, il carico sullo sterzo, la regolazione del cruise control, ma anche il lavoro degli ammortizzatori.

Il sistema è il conosciuto DCC e permette di variare quindi smorzamento e ritorno. E’ un elemento importante questo perché, soprattutto su una elettrica a trazione posteriore, i trasferimenti di carico possono essere ben evidenti a causa dell’erogazione della coppia repentina, ma anche per il peso. Invece, in questa maniera si può decidere se avere un’auto più piatta, con un rollio più contenuto oppure con più coricamento per una guida più comoda e rilassata.

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Nel complesso, l’erogazione è sempre fluida, mai aggressiva, con un pedale dell’acceleratore ben calibrato. Il carico sul volante è variabile ma comunque sempre presente. Inoltre, parlando di sterzo, vista anche la mancanza del motore anterioreè da sottolineare il diametro di sterzata di 10,2 metri. Un valore molto buono che permette di effettuare svolte anche strette in città, cosa non da poco vista la mole di questa ID.5.

Abbiamo accennato prima alla maturità, e questo si percepisce principalmente dalla risposta del pedale del freno; le prime Volkswagen elettriche offrivano un feedback un po’ troppo spugnoso. Ora il carico è davvero buono sotto il piede, e non si avverte il passaggio tra fase rigenerativa pura e frenata meccanica.

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La ID.5 infatti, vale la pena ricordarlo, rigenera a pedale, non ha una rigenerazione one-pedal – che ferma l’auto solamente mollando il pedale dell’acceleratore – ma solo due mappe selezionabili chiamate Drive e Brake, con la prima che lascia quasi in veleggiamento e la seconda che incrementa il “freno motore”, più utile quando si guida tra le curve e si vuole inserire l’auto portando carico e senza generare sottosterzo.

La posizione di guida rimane tipicamente da Suv nonostante i sedili avvolgenti, e questo comunque conferma la natura eterogenea dell’auto ma aiuta anche in termini di visibilità. I montanti sono piuttosto inclinati ma i limiti della carrozzeria si percepiscono abbastanza bene. In fase di manovra intervengono in aiuto sensori e telecamera anche con proiezione dall’alto.

Ultime parole per l’insonorizzazione, molto buona al netto di qualche fruscio aerodinamico che si percepisce all’altezza degli specchietti a velocità autostradale.

La Tecnica

Motore

Sincrono a magneti permanenti

Potenza

204 CV

Coppia

310 Nm

Capacità Pacco Batterie

77 kWh

Tipo di Ricarica

Tipo 2 (Mennekes) | CCS Combo 2

Listino prezzi

La Volkswagen ID.5, nell’allestimento Pro Performance, ha un prezzo di partenza di 56.950 euro. L’esemplare provato, alla buona dotazione di serie, aggiunge tutti i pacchetti optional a listino, facendo un passo in avanti a livello di infotainment, stile e sicurezza. Così facendo, l’auto supera la soglia dei 65.000 euro.
Per un confronto, la versione GTX, che ha due motori elettrici, trazione integrale e 299 CV, ha un prezzo base di 58.700 euro.

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