Volkswagen

Volkswagen: entro il 2028 l'auto "costruita intorno al software"

Il colosso tedesco promette il balzo verso i veicoli digital-centric entro quattro anni

Mentre prosegue (non senza fatica) sulla strada dell’elettrificazione, Volkswagen ha pianificato la prossima tappa della sua rivoluzione industriale, annunciando che lancerà il suo primo veicolo concepito intorno al software entro il 2028.

Si tratta di un processo che coinvolge un po’ tutti i Costruttori, come naturale sviluppo di una digitalizzazione sempre più massiccia che unisce i progressi sulla connettività a quelli su sicurezza e guida autonoma, portando appunto alla concezione di vetture progettate partendo dalla piattaforma digitale anziché da quella fisica.

Si parte con Audi e Volkswagen

Come ha dichiarato il ceo del gruppo Oliver Blume durante l’intervento alla conferenza sui risultati finanziari di mercoledì scorso, ripreso da Automotive News, entro il 2028 il colosso tedesco auspica di aver completato lo sviluppo dei primi modelli SDV (Software-Defined Vehicle) a marchio Audi e Volkswagen.

Non sarà una posizione d’avanguardia, in quanto altre Case hanno dichiarato di voler raggiungere lo stesso risultato con scadenze più prossime (Renault, ad esempio, ha in calendario questo traguardo già per il 2026), ma è considerata una tappa fondamentale per affrontare il futuro prossimo della mobilità.

L’evoluzione del Software nelle auto Volkswagen

Molti sforzi, molti benefici

Quest’orientamento promette infatti di semplificare progettazione e sviluppo, offrire servizi migliori, attrarre e fidelizzare meglio una clientela sempre più attenta ai servizi digitali e, non ultimo, migliorare la redditività proponendo un nuovo modello di economia di scala che, secondo indagini, tra cui quella realizzata dalla società Accenture citata ancora da Automotive News, in futuro aumenterà il giro d’affari del comparto di ben il 40%.

Per arrivarci, però, occorrerà un’altra fase di “lacrime e sangue”, perché occorrerà rivoluzionare ancora una volta l’approccio alla progettazione stessa delle piattaforme, pensando davvero all’auto come a uno smartphone semovente invece che a un veicolo.

Volkswagen ci sta lavorando insieme alla sua divisione Cariad, fondata qualche anno fa proprio per accelerare lo sviluppo dei nuovi sistemi digitali e creare piattaforme software native, proprie e originali, rendendosi il più possibile indipendente dai fornitori esterni.

Non esclude, però, di mettere questa tecnologia a disposizione di altri nell’ambito di collaborazioni strategiche e ottimizzazioni, come ha fatto ad esempio con la piattaforma elettrica MEB condivisa con Ford per alcuni veicoli.

Il Gruppo ha anche operato uno snellimento delle procedure burocratiche per rendere i processi decisionali più rapidi, a dimostrazione del fatto che la stretta sui tempi è una priorità.

Fotogallery: Piattaforma MEB+ di Volkswagen

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