Renault Scénic 2024: immagini, anticipazioni, dimensioni, uscita

Con la nascita delle divisioni Power (focalizzata sul core business tradizionale, cioè i motori endotermici, e in particolare l’ibrido) e Ampere (dedicata alla produzione di modelli elettrici), alla Renault hanno di fatto creato due linee di prodotto: una, la prima, per “navigare” la transizione energetica in corso, e l’altra proiettata al futuro. Di quest’ultima fa certamente parte la nuova Renault Scénic, attesa tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, anno in cui verosimilmente prenderanno il via le consegne. Come anticipato, la francese da monovolume si trasformerà in Suv, e sarà un modello alimentato esclusivamente a batteria. Con la presentazione prevista nei prossimi mesi, facciamo il punto su questo grande ritorno che, però, ha tutti i crismi di una rivoluzione.

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Dimensioni e design. Nei nostri rendering esclusivi abbiamo ricostruito dettagliatamente l’aspetto esteriore dell’auto. Come sempre, ci siamo basati sugli avvistamenti dei prototipi, sulle indiscrezioni man mano filtrate, ma in questo caso il compito del nostro disegnatore, Marcelo Poblete, è risultato più semplice di altre volte: la concept Scénic Vision, mostrata a maggio dell’anno scorso, riproduceva già molto fedelmente il look definitivo della vettura, che dovrebbe – a rigor di logica – chiamarsi Renault Scénic E-Tech Electric. Prepariamoci, dunque, a lamierati piuttosto sfaccettati, grafiche luminose molto incisive, sia al frontale che in coda, a un nuovo tipo di mascherina (più compatta rispetto, per esempio, a quella della Austral) e alle grandi ruote (con cerchi da 20 pollici) che giganteggiano nel contesto di un corpo vettura tutto sommato non troppo sviluppato in altezza. Forse più crossover, che Suv vera e propria, la nuova Scénic avrà infatti dimensioni quasi perfettamente sovrapponibili a quelle della concept che l’ha anticipata, lunga 4,49 metri, larga 1,90 e alta 1,59.

Abitabilità, interni e infotainment. Se le misure continueranno a collocare la Scénic, come in passato, all’interno del segmento C, il valore del passo (che per la Vision sfiorava i 2,84 cm) segnerà una svolta: con 10 centimetri in più a disposizione (sempre che tale valore sia confermato), l’abitabilità degli interni si avvicinerà a quella di modelli di segmento superiore. Parlando dell’abitacolo, però, le immagini della concept Vision sono rivelatrici solo fino a un certo punto; plancia, sedili e gli arredi in generale mostrano infatti soluzioni che, sulle Renault di serie, vedremo solo tra qualche anno: diciamo verso la fine del decennio. Più prosaicamente, il ponte di comando della Scénic elettrica dovrebbe assomigliare a quello della Mégane E-Tech Electric, con i display della strumentazione e dell’infotainment (con sistema operativo su base Google) a formare una “L” dietro il volante. E può darsi che, in continuità col suo passato da monovolume, la nuova crossover proponga un tunnel centrale scorrevole, per rendere gli interni (solo a cinque posti) un po’ più versatili. In questo senso, è assai probabile che questa elettrica possa contare, come l’Austral, su un divano posteriore scorrevole.

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Il powertrain e il (probabile) clone Mitsubishi. Realizzata sulla medesima piattaforma della Mégane elettrica, la Cmf-Ev, la Scénic-Suv dovrebbe essere proposta in diverse configurazioni di powertrain. Anzitutto dovrebbe essere assicurata la chance di scegliere tra due tagli di batteria: uno da 60 kWh, con autonomia nominale oltre i 400 km, e un altro da circa 90 kWh, per chi ambisce a percorrenze superiori (diciamo oltre i 500 km dichiarati) a ogni ricarica. Anche la potenza di sistema sarà tarata su due livelli, a seconda delle necessità in termini di performance: possiamo immaginare uno step d’ingresso intorno ai 150 cavalli, per poi saltare ben oltre i 200 nella declinazione più prestazionale. A differenza della “cugina” Nissan Ariya, non pare alle viste una variante integrale e, quindi, bimotore. Secondo fonti di stampa francese, la nuova Scénic sarà anche destinata a un “rebadging” con logo Mitsubishi: sarebbe lei, infatti, uno dei due modelli elettrici dell’Alleanza (l’altro è la Nissan Chill-Out, la crossover destinata a sostituire la Leaf) da cui il marchio giapponese genererà altrettante EV “gemelle” entro il 2025, nell’ambito di un progressivo ampliamento della propria gamma a zero emissioni.

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