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Renault, Luca de Meo: “Sull’auto elettrica non si torna più indietro serve un’allenza contro le case cinesi”

Luca de Meo conferma che dall’elettrico non si torna indietro e occorre una riposta in stile Airbus

renault, luca de meo: “sull’auto elettrica non si torna più indietro serve un’allenza contro le case cinesi”

Luca de Meo, CEO di Renault, ha espresso la necessità di una risposta governativa ampia e unificata simile alla creazione di Airbus Industrie per contrastare la minaccia rappresentata dai veicoli elettrici cinesi per i produttori europei. Questa richiesta è stata ribadita durante il Salone dell’Auto di Ginevra. Mentre alcuni analisti apprezzano l’idea, altri vedono questa mossa come un segnale di allarme da parte di un’azienda che sta affrontando sfide.

Luca de Meo conferma che dall’elettrico non si torna indietro e occorre una riposta in stile Airbus

“Tre anni fa, ci è stato detto che l’unica strada verso il futuro era rappresentata dalle vetture completamente elettriche, ma ora molti si interrogano sulla reale efficacia di questa tecnologia. Nessuna azienda che ha ignorato il progresso ha tratto vantaggio da tale scelta. Quindi, non possiamo permetterci di respingere il progresso, considerando gli ingenti investimenti che abbiamo già fatto. È vero che probabilmente entro il 2035 l’elettrico non sarà la sola opzione, potrebbe essere il 80%, il 70% o addirittura il 60%, seguendo il modello cinese e adattandoci alle esigenze del mercato. Tuttavia, rimarrà una tecnologia dominante” ha dichiarato Luca de Meo.

Airbus Industrie, fondata nel 1970 per affrontare la concorrenza di Boeing Co nel settore aeronautico, è citata come un esempio di collaborazione europea efficace. Tuttavia, Luca de Meo suggerisce che la minaccia rappresentata dai veicoli elettrici cinesi sia stata in parte generata dalle normative europee che hanno accelerato la transizione all’elettrico, con l’obiettivo di raggiungere quote di mercato ambiziose entro il 2035.

Per rispondere a questa sfida, l’UE potrebbe considerare l’opzione di rivedere le normative sulle emissioni di CO2 per permettere una maggiore adozione di ibridi e ibridi plug-in. In alternativa, potrebbe essere necessaria una collaborazione su larga scala tra i produttori europei simile a quella che ha dato vita ad Airbus.

De Meo enfatizza l’urgenza dell’azione, sottolineando che i produttori cinesi sono in vantaggio di circa cinque anni nella produzione di veicoli elettrici e possono farlo a costi inferiori. Ha anche evidenziato la necessità di produrre veicoli elettrici accessibili ai consumatori europei, suggerendo varie opzioni come la flessibilità delle norme di sicurezza dell’UE e la riduzione delle tasse sui veicoli elettrici di dimensioni ridotte.

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Infine, de Meo sottolinea che la velocità è cruciale in questo contesto mutevole, affermando che “è troppo tardi” se ci vogliono anni per reagire. La sua proposta mira a garantire che l’Europa mantenga la sua posizione competitiva nel mercato automobilistico globale, affrontando efficacemente la sfida rappresentata dai produttori cinesi di veicoli elettrici.

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