Non si fermano gli aumenti per la ricarica delle auto elettriche
Oggi i fattori decisionali che portano l’utente finale all’acquisto di un’auto full elettric sono due, il costo dell’automobile, che pare momentaneamente risolto perchè a maggio dovrebbero arrivare i famosi incentivi, e il costo della ricarica a kWh.
Questo secondo fattore è diventato un problema non indifferente perchè ormai tutte le tariffe applicate dai gestori di energia elettrica sono notevolmente aumentate e anche tramite l’acquisto degli abbonamenti o ” pacchetti” molti servizi di erogazioni prima inclusi ora sono conteggiati extra come le colonnine Fast+ e Ultra.
Ora le tariffe A2A, sono passate da 0,38 centesimi per kWh a 0,53 centesimi per chi la usa in modalità pay-per-use che diventano 0,43 se sei già cliente del Gruppo.
Esiste ovviamente anche una nuova offerta E-Moving Large che prevede, ad esclusione delle Stazioni denominate “Ultra” e “Fast+”, un prelievo massimo di 200 kWh al mese a fronte di un canone mensile di 106€ (IVA inclusa).
Nei prossimi mesi la strategia prioritaria sarà di avere in città una carica più lenta, come le nuove colonnine da 7 kWh ( City Plug) con costi più contenuti rispetto ad un utilizzo tramite le supercharge – HPC – che hanno toccato costi fino a quasi 0,90 centesimi a KWh.
Le nuove City Plug non prevedono infatti limiti di tempo ed è quindi possibile lasciare in carica il veicolo per tutto il tempo necessario, questo a beneficio di una maggiore attenzione alla diffusione delle colonnine in città rispetto al prezzo finale.
Nei prossimi mesi il mercato tariffario dell’energia di ricarica dei veicoli full elettric rimarrà molto fluido, difficile capire se ci saranno ulteriori rialzi o possibili contenimenti, magari da parte del Governo, per incentivare ulteriormente l’acquisto di vetture elettriche.