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MotoGP | Prima pole stagionale di Bagnaia ad Assen, cade Marquez

motogp | prima pole stagionale di bagnaia ad assen, cade marquez

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Pecco Bagnaia ha dato la sensazione di essere l’uomo da battere ad Assen fin dalle prime tornate della giornata di venerdì e la mattinata di sabato sembra aver dato un’ulteriore conferma in questo senso, perché il pilota della Ducati si è preso la pole position del Gran Premio d’Olanda di MotoGP, la prima per lui in questa stagione.

Il campione del mondo in carica aveva già abbassato il record del tracciato olandese ieri, ma stamani lo ha letteralmente polverizzato con un 1’30″540 che ha abbassato di circa quattro decimi quelle che erano state le sue previsioni di lunedì. E bisogna dire che il piemontese ed il box Ducati sono stati bravissimi a realizzare una strategia che ha preso in contropiede la concorrenza: Pecco è tornato in pista molto rapidamente per il secondo run, anticipando tutti gli altri, che invece hanno avuto grossi problemi di traffico, che hanno dato vita a delle “marcature” alla ricerca di un gancio che non si dovrebbero vedere nella classe regina.

Bagnaia ha alzato l’asticella ma, una volta risolti i problemi di traffico, Jorge Martin lo ha fatto tremare fino alla fine. Il leader del Mondiale non sembrava troppo a posto questo fine settimana, ma è venuto fuori quando è stato il momento di fare sul serio: dopo essere stato il più veloce nel primo run, proprio sotto alla bandiera a scacchi il portacolori del Prima Pramac Racing è arrivato a soli 81 millesimi da Pecco.

A completare la prima fila troviamo poi l’Aprilia di un ottimo Maverick Vinales, che su una pista che gli è sempre stata congeniale ha trovato la zampata per piazzare la sua RS-GP in terza posizione. Nel suo caso, però, va detto che il gap è di oltre quattro decimi. Se non altro, è riuscito ad avere la meglio per una manciata di millesimi nei confronti di Alex Marquez, che aprirà la seconda fila con la GP23 del Gresini Racing.

Quinto tempo per l’altra Aprilia di Aleix Espargaro, che quindi sembra aver superato al meglio la brutta caduta di ieri. Tra le altre cose, quella del pilota di Granollers è stata una qualifica travagliata: prima ha avuto un problema sulla sua RS-GP, poi si è visto rovinare un giro dalla caduta di Marc Marquez, ma non si è perso d’animo e all’ultimo secondo ha dato una bella scalata alla classifica fino alla top 5.

Dopo essere passato dalla Q1, bisogna dire che ha attuato un’ottima strategia anche Fabio Di Giannantonio: avendo una sola gomma nuova a disposizione, il portacolori della Pertamina Enduroi VR46 ha “marcato” Bagnaia e ne ha sfruttato la scia per andare a prendersi la sesta posizione in 1’31″274.

La caduta al penultimo giro ha relegato Marc Marquez in settima posizione, ma bisogna dire che anche lui si è fatto coinvolgere nell’attesa di un gancio nel secondo tentativo e l’ha pagato. Arrivato alla curva 7 si è trovato incollato ad Espargaro ed ha provato ad infilarlo all’interno. Nel farlo però è entrato in curva troppo veloce e quindi ha finito la sua qualifica nella ghiaia della via di fuga.

Accanto a lui in terza fila ci sarà Franco Morbidelli, che completa una top 8 fatta solo di moto italiane, con Brad Binder che invece è il migliore tra i piloti KTM in nona posizione, giusto davanti a Pedro Acosta, che è riuscito a staccare il pass per la Q2 passando dalla Q1, nonostante sia stato anche protagonista di una scivolata alla curva 4 nel finale del primo segmento della qualifica.

Le prime quattro file dello schieramento si completano poi con un deludente Enea Bastianini, probabilmente anche lui frenato dal traffico, che ha incassato un ritardo di oltre un secondo su Bagnaia, e con Raul Fernandez sull’Aprilia Trackhouse.

Non è bastato il motore nuovo per portare la Yamaha in Q2. Fabio Quartararo ci ha sperato, perché fino a pochi secondi dal termine era dentro, ma ormai lui aveva rallentato quando Di Giannantonio si è presentato sul traguardo buttandolo fuori per poco più di due decimi. Un peccato per “El Diablo”, che aveva parlato di progressi tangibili dopo il test della scorsa settimana a Valencia.

A dividere la quinta fila con lui ci saranno la KTM di Jack Miller, che ha ottenuto il suo tempo proprio nel codone della M1 del francese, e Marco Bezzecchi. Il portacolori della Pertamina Enduro VR46 si è probabilmente innervosito per la “melina” fatta da Acosta e “Diggia”, che volevano evitare di dargli un gancio, ed ha finito per stendersi alla curva 5, vanificando il suo ultimo tentativo. Tra le altre cose, il riminese era già caduto anche nelle libere stamani, dando una botta piuttosto forte alla curva 7.

La sesta fila si apre con l’altra Yamaha di Alex Rins, che comunque si è preso mezzo secondo dalla M1 gemella di Quartararo. Lo spagnolo avrà al suo fianco due Aprilia, quella di Miguel Oliveira e quella del collaudatore Lorenzo Savadori. Se per la wild card, che ieri ha portato al debutto delle nuove pinne sul codone della RS-GP, si tratta di una prestazione interessante. Lo stesso non si può dire per il portoghese del Trackhouse Racing, che sembra essersi infilato in un tunnel di cui non trova l’uscita.

Settima fila per la migliore delle Honda, che ancora una volta è stata quella di Johann Zarco, con il portacolori del Team LCR che ha preceduto le due RC213V griffate HRC di Joan Mir e Luca Marini, che almeno però è riuscito a schiodarsi dall’ultimo posto che aveva occupato in tutte le sessioni di libere. Chiudono lo schieramento la GasGas Tech3 di Augusto Fernandez e l’altra Honda LCR di Takaaki Nakagami.

Classifica Q2

Classifica Q1

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