A Brampton, la SRT Demon 170 ha fatto capolino dalla linea di produzione. E' la fine di un percorso che si ripresenterà in elettrico
Lo sapevamo. Il destino era segnato e negli ultimi due anni – effettivamente – ci siamo preparati per il suo saluto. L’ultima Dodge Challenger della storia è stata appena costruita. La conferma è arrivata proprio da Stellantis che ha sottolineato l’evento: l’ultimo esemplare è uscito fuori dalla linea dello stabilimento di assemblaggio di Brampton, a 40 minuti da Toronto, in Canada.
L’ultima chiamata
Per celebrare Challenger e Charger (anche lei prossima alla pensione) negli scorsi mesi Dodge ha presentato delle serie speciali chiamate – appunto – Last Call. Si tratta di allestimenti particolari, ispirati al passato con livree e dettagli pensati apposta per questa serie. Sette diversi allestimenti, cinque dei quali importati anche nel Vecchio Continente.
In attesa della dinastia elettrica
L’ultima dinastia di Challenger è in produzione dall’aprile del 2008. Ben 15 anni di vita per un modello presentata con l’idea di offrire un qualcosa che riuscisse a richiamare l’originale Challenger degli anni ’70, aggiungendo elementi moderni. Compito non facile: la Challenger originale non è stata solo un’auto, ma una vera e propria icona, non solo automobilistica, figlia di una cultura pop che ha travalicato il mondo dell’auto pizzicando anche quello della cinematografia, tanto per fare un esempio.
E adesso? Dopo l’ultima chiamata ora è il turno del richiamo dell’elettrico, al quale anche muscle car con il pedigree non sanno (o possono) resistere. Piaccia o meno. La transizione verso l’elettrico porterà alla fine del V8 Hemi, in vista dell’introduzione della piattaforma LX per la prossima muscle car elettrica. La LX non è una novità assoluta – va detto – perché si tratta della configurazione full size a trazione posteriore di Chrysler, che risale al 2005.
E per quanto riguarda lo stabilimento di Brampton? Subirà dei lavori di adattamento e ristrutturazione per poter adattarsi – guarda il caso – al futuro elettrico. Secondo quanto riportato da Automotive News Canada, la fabbrica resterà “offline” per circa due anni.