Elettrica e termica, l'americana nasce sulla nuova piattaforma STLA Large. Accelerazioni "monstre"
La muscle car dei due mondi, sia elettrica sia termica. Dodge Charger Daytona tiene il piedone in due staffe, presentata in pompa magna nella versione a batteria, ma pimpante anche con il motore tradizionale, anche se con due cilindri in meno e due turbo in più.
Dodge Charger Daytona, potenza elettrica
La prima punta per la Casa americana è Dodge Charger Daytona EV Scat Pack, a doppio motore elettrico e trazione integrale, capace di erogare 680 cavalli e 850 Nm di coppia e di accelerare da 0 a 60 miglia (96,5 km/h) in 3,3 secondi. Ovvero uno 0-100 km/h ipotizzabile in circa 3,4 secondi. Poi c’è la R/T, sempre a doppio propulsore che scarica a terra 503 cavalli. La batteria è da 94 kWh, l’autonomia dichiarata va da 418 a 510 km.
Per le partenze al fulmicotone al semaforo c’è il tasto Powershot che fa schizzare in alto la potenza di 41 cv per 15 secondi. Non solo per chi vuole metterle di traverso ci sono le funzioni Drift, e Donut, per le “ciambelle” fumanti.
Destinato a creare polemica il Fratzonic, sistema che genera il sound dei V8 Hemi.
Charger, sarà anche a benzina e a 4 porte
Dodge Charger Daytona sarà disponibile inizialmente a due porte da fine 2024 anche a quattro oporte. Lo stile richiama i modelli storici, con tocchi vintage, ma con aerodinamica molto curata: è lunga ben 5,25 metri.
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