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Dodge Charger Daytona: la muscle car è elettrica, ma anche termica

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Il futuro della mobilità è elettrico, un qualcosa che coinvolge e coinvolgerà tutte le tipologie di automobili, muscle car incluse. È per questo motivo che ha preso vita la Dodge Charger Daytona, la sostituta di Dodge Charger e Dodge Challenger, una sportiva da 680 CV di potenza. Scopriamo meglio la Dodge Charger Daytona, la muscle car elettrica ma anche termica.

Dodge Charger Daytona: com’è

Ammirando dall’esterno la Dodge Charger Daytona è evidente il tributo alle sue antenate grazie alla combinazione di elementi sia squadrati che curvi. Il frontale e il posteriore omaggiano la Dodge Charger degli anni ’70, mentre il tributo alla Dodge Challenger si palesa con il tetto inclinato nella parte terminale e i larghi passaruota. Alla voce “dimensioni” la Dodge Charger Daytona risponde con una lunghezza di 5,25 metri, un’altezza di 1,5 metri e una larghezza di 2,03 metri, con una lievitazione rispetto ai modelli precedenti che le dona una certa importanza, proprio come la possibilità di sceglierla con la combinazione a due e quattro porte. Buona la capacità del bagagliaio che si attesta a 644 litri (1.059 litri con i sedili posteriori abbattuti) e un vano anteriore da 42 litri per riporre piccoli oggetti e i cavi di ricarica. Nell’abitacolo è ricco l’allestimento tecnologico, con un quadro strumenti fino a 16” nella versione ScatPack e un display centrale da 12,3”. Le modalità di guida Auto, Eco, Sport, Wet/Snow, Track e Drag, PowerShot (che fornisce un incremento di 41 CV durante l’accelerazione) sono selezionabili direttamente dal volante.

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Cosa romba sotto al cofano della Dodge Charger Daytona?

Inizialmente, la Dodge Charger Daytona verrà proposta solo nelle varianti R/T e ScatPack, entrambe con trazione integrale. La versione R/T gode della presenza di due motori elettrici capaci di sprigionare 503 CV di potenza e 548 Nm di coppia, portando così a un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e una velocità massima di 220 km/h. La ScatPack è invece più potente con i suoi 680 CV e 850 Nm di coppia, l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e la velocità massima di 216 km/h. tutte e due le versioni hanno una batteria da 94 kWh, con un’autonomia nel ciclo EPA rispettivamente di 510 km e 418 km. La ricarica può avvenire fino a 11 kW in corrente alternata e fino a 183 kW in corrente continua, raggiungendo l’80 % di carica in circa 32 minuti. La Dodge Charger Daytona con il pacchetto Scat gode della disponibilità delle modalità Drift (con impostazioni personalizzate per gli angoli di derapata) e Donut. Completa il quadro la funzionalità Line Lock per scaldare le gomme prima di una gara d’accelerazione, e Race Prep che pre-riscalda la batteria prima dell’utilizzo in pista. Il suono è riprodotto artificialmente dal sistema di scarico Fraztonic. La produzione della Dodge Charger Daytona a due porte inizierà a metà del 2024, mentre per la versione a quattro porte si dovrà attendere il 2025. Sono previste anche versioni termiche equipaggiate con il nuovo motore Hurricane sei cilindri da 3.0 litri capaci di raggiungere i 558 CV di potenza. Nulla si sa invece sul prezzo, che resta ancora un’incognita.

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