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Liberty Media finalizza l’acquisto della MotoGP per 4 miliardi di euro

L’accordo potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni, prima del prossimo appuntamento in calendario, il Gran Premio degli Stati Uniti in programma il 12 aprile. Motorsport.com apprende che i vertici di Liberty Media e quelli di Dorna Sports, promoter dei mondiali MotoGP, WorldSBK e MotoE, hanno concretizzato l’operazione già qualche settimana fa. Infatti, l’intenzione di entrambe le parti era quella di ufficializzarla prima del Gran Premio del Qatar, primo appuntamento della stagione. Tuttavia, in quel momento la preoccupazione per l’intervento dell’organo della Commissione Europea che regola il mercato della concorrenza aveva congelato la manovra. Mentre una parte consigliava di procedere, l’altra, più conservatrice, preferiva attendere degli sviluppi. Il Financial Times ha anticipato questo mercoledì pomeriggio che l’acquisto è dato per fatto, per quanto il quotidiano economico sottolinea che sarebbe molto strano che le autorità antitrust non esaminassero il caso. In questo senso, bisogna evidenziare che CVC Capital Partners, un fondo di investimenti con sede a Lussemburgo, in passato ha posseduto entrambi i titoli ma è stata costretta a cederne uno (la MotoGP) nel 2006, dalle autorità antitrust.

Nonostante Liberty sia sempre stata l’offerta preferita dei vertici Dorna, negli ultimi tempi ci sono stati anche movimenti da parte di Qatar Sports Investments, il fondo sovrano di investimenti del Qatar, e TKO, il conglomerato dei media e dell’intrattenimento che, tra l’altro, possiede i diritti del campionato di combattimento UFC.

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Carmelo Ezpeleta, CEO de Dorna Sports, desde 1992 al frente de MotoGP

Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images

Nell’ultimo anno, la vendita di Dorna è diventata una delle priorità di Bridgepoint e del fondo pensione canadese (CPPIB). Bridgepoint, che è diventata azionista nel 2006 acquistando le sue quote da CVC, possiede circa il 40% delle azioni, mentre CPPIB ne detiene il 38%. Entrambe le società sono strutturate intorno a Global Racing LX2, una società lussemburghese. Il restante 22% è spartito tra Carmelo Ezpeleta, CEO, che gestisce le operazioni dal 1992, e da un ridotto gruppo di manager.

Nel 2022, Dorna Sports ha generato un fatturato di 474,8 milioni, con un aumento del 33% rispetto all’anno precedente, anche se l’anno si è chiuso con una perdita di 7,8 milioni di euro a causa dell’impatto della pandemia. All’inizio di quell’anno (il 2022), l’azienda con sede a Madrid ha rifinanziato 975 milioni di debito, una mossa che le ha consentito di rafforzare la sua liquidità, e ha anche pagato dividendi per 390 milioni ai suoi azionisti.

Il cambio di modello che Liberty ha applicato alla Formula 1, dopo averne perfezionato l’acquisizione nel 2016, ha fatto schizzare la popolarità del Circus a livelli mai visti prima. Il lancio di Drive to Survive, la docu-serie Netflix che ha coinciso temporalmente con la pandemia, ha globalizzato una specialità che fino ad allora era stata riservata a un profilo di fan molto specializzato. Parallelamente, la strategia di espansione del calendario, che in questo 2024 conterà 24 eventi, fa in modo che i profitti salgano alle stelle. Dopo il successo del suo ingresso in F1, Liberty vuole ora replicarlo con la MotoGP.

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