Lamborghini Urus SE è stato presentato da poco, un SUV ibrido Plug-in dotato di un V8 abbinato ad un motore elettrico. A disposizione ci sono ben 800 CV che permettono a questa vettura di raggiungere una velocità massima di 312 km/h. Per tale veicolo ad altissime prestazioni, Pirelli ha realizzato appositi pneumatici che sono il risultato di un lungo lavoro di sviluppo che ha portato Pirelli e Lamborghini dagli oltre 300 km/h del circuito di Nardò ai -30 gradi del circolo polare artico.
La struttura, il battistrada e le mescole di questi pneumatici, infatti, sono ottimizzati per resistere alla coppia elevata della vettura, per supportarne i carichi, per contenere la rumorosità da rotolamento e per favorire la durata delle batterie grazie a una ridotta rolling resistance. I nuovi P Zero e Scorpion Winter 2 si aggiungono alle altre soluzioni sviluppate da Pirelli per le versioni precedenti della Urus.
PNEUMATICI SU MISURA
Durante lo sviluppo dei nuovi P Zero, Lamborghini e Pirelli hanno lavorato per ottenere un feeling di sterzo reattivo, preciso e prevedibile, sia nella guida di tutti i giorni, sia nell’uso in pista. Grazie a profili e materiali sviluppati appositamente per sostenere le forze elevate a cui è sottoposta la vettura, i fenomeni di surriscaldamento e abrasione sono minimizzati, permettendo anche manovre estreme come il drifting. Inoltre, l’utilizzo di mescole meno sensibili agli sbalzi termici rende il P Zero per la Lamborghini Urus SE affidabile in un’ampia gamma di condizioni e temperature, anche con la pioggia. La versione da 21 pollici permette di offrire maggiore comfort, mentre quella da 23 pollici garantisce le migliori prestazioni.
I pneumatici invernali Scorpion Winter 2 dispongono di una struttura 3D del disegno battistrada in cui le lamelle assumono, con l’usura, un andamento a zig-zag, consentendo al pneumatico di essere efficace per tutta la sua durata. Per il nuovo SUV Plug-in, Pirelli ha lavorato in modo particolare sui materiali, fornendo al prodotto una trazione ancora maggiore grazie a una mescola specifica testata al circolo polare artico. Mescola che si caratterizza anche per un’elevata flessibilità alle basse temperature che garantisce aderenza sui fondi scivolosi.