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MotoGP | Bagnaia: "Abbiamo usato il venerdì come un test ed ha funzionato"

Se c’è una cosa che ha sempre contraddistinto la carriera di Pecco Bagnaia in MotoGP è la capacità di reagire del pilota della Ducati. I due weekend di Portimao ed Austin sono stati sicuramente al di sotto delle aspettative per il campione del mondo in carica, che però è arrivato a Jerez determinato a ribaltare la situazione.

E per ora le cose sembrano andare per il verso giusto, perché è stato il più veloce al termine della giornata di venerdì del Gran Premio di Spagna, facendo segnare anche il nuovo primato del tracciato andaluso. Ma soprattutto è il feeling che ha ritrovato sulla sua Desmosedici GP che lo ha fatto arrivare con il sorriso alle interviste di rito.

“Viste le difficoltà degli ultimi weekend, abbiamo pianificato questo venerdì come un test ed ha funzionato, perché siamo riusciti a provare più cose di quelle che proviamo di solito. Sono contento perché siamo riusciti a trovare un feeling in frenata ed in ingresso di curva che mi mancava da un po’ ed è stato un bel passo in avanti”, ha detto Bagnaia, che all’inizio della mattinata è stato rallentato anche da un problema alla frizione, che però non ha complicato troppo i piani.

“Abbiamo provato qualcosa di grosso ed ha funzionato molto bene, quindi siamo contenti sia sul passo che sul time attack, cosa che mi mancava da un po’ di tempo, quindi è stato un venerdì positivo. Questa mattina siamo partiti con lo stesso setting di Austin, ma siamo riusciti a migliorarlo in ogni run e questo ha reso la moto più facile da guidare”, ha aggiunto.

L’altra nota positiva è che per ora non si sono manifestate le fastidiose vibrazioni che lo hanno tormentato molto nelle prime uscite stagionali. Per il momento, però, il piemontese preferisce non cantare vittoria su questo fronte.

“Rimango con i piedi per terra e aspetto di vedere come andrà il weekend nel suo complesso, ma al momento è stato un venerdì molto positivo. Il problema delle vibrazioni però non l’abbiamo mai avuto al venerdì, per questo preferisco aspettare, perché anche ad Austin le sensazioni erano buone, ma poi ho sofferto in entrambe le gare. Se domenica sera il feeling sarà ancora questo, allora sarò molto contento”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Secondo Pecco, il problema delle vibrazioni può essere innescato dal grande grip che offrono le gomme introdotte quest’anno dalla Michelin: se così fosse, si tratta solo di capire il modo di sfruttarlo in maniera tale che sia un vantaggio.

“I tempi che stiamo facendo quest’anno sono incredibili. Forse loro pensavano che i tempi sarebbero rimasti simili e che la gomma avrebbe offerto più supporto. Ma siamo molto più veloci sia sul giro che sulla distanza di gara ed in certe situazioni si generano queste vibrazioni”.

“Penso però che nel momento in cui capiremo del tutto queste gomme, faremo un grande step. Per esempio, Acosta sta sviluppando il suo stile di guida con queste gomme e questo è un vantaggio, perché riesce a spingere in maniera incredibile. Magari sarà lo stesso per me quando le capiremo”.

Oggi abbiamo assistito anche ad un ribaltamento di una scena che negli ultimi due anni avevamo avuto modo di vedere tante volte, quando Marc Marquez andava a prendere il codone della sua Ducati per fare il tempo. Questa volta, infatti, è stato lui a voler studiare da vicino il pilota del Gresini Racing.

“Avevo bisogno di fare il tempo: anche lui era nella stessa situazione perché c’era stata una bandiera gialla. Per come guido io, non è l’ideale stare dietro a qualcuno, però devo dire che lui nel T3 è molto veloce, soprattutto alla curva 7. E’ un qualcosa che, grazie all’esperienza con la Honda, è riuscito a portarsi in Ducati. Quindi ho provato a vedere cosa stesse facendo in quel tratto ed ha funzionato”.

Infine, non si è sbilanciato su quelli che potrebbero essere i rivali più temibili questo fine settimana: “Sono in tanti che vanno forte, poi su questa pista si è tutti vicini. Molti erano con la soft al posteriore, ma altrettanti erano con la media, quindi è molto difficile fare dei paragoni. Però al momento mi sembra che siamo in tanti ad essere veloci”, ha concluso.

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