Si chiama Toyota Baby Lunar Cruiser e anticipa quello che potrebbe essere il rover lunare sviluppato dalla Casa giapponese
La Toyota Land Cruiser ha di diritto un posto del gotha dell’offroad. E come potrebbe essere altrimenti per un mezzo capace di scalare la gradinata che porta al tempio di Fudo, ripidissima salita da far tremare anche gli escursionisti più preparati. Da quel momento (anno 1951) la Land Cruiser si è evoluta, affinata, mantenendo fede al telaio a longheroni e alla capacità di andare ovunque. Tenendo però le ruote ben salde a terra (twist a parte).
Non servono strade
Definirlo semplicemente “fuoristrada” è riduttivo. Forse meglio “fuorimondo” o “FuoriTerra”. Al di là dei calembour la concept giapponese mostra quello che potrebbe essere il futuro rover lunare dell’agenzia spaziale giapponese.
All’interno la Toyota Land Cruiser spaziale è naturalmente un concentrato di tecnologia, con immenso monitor, doppio joystick per guidare – ogni comando è naturalmente by wire e non meccanico – e possibilità di vedere cosa c’è sotto il rover grazie a numerose telecamere esterne.
Concept ma non troppo
L’obiettivo di Toyota è quello di progettare un rover in grado di percorrere oltre 10.000 chilometri (6.213 miglia) utilizzando la tecnologia delle celle a combustibile. Un’autonomia inferiore di circa 1.000 km rispetto alla circonferenza equatoriale della Luna. Giusto per lasciare sulla terra ogni questione di range anxiety.