Toyota C-HR
Gli obiettivi di Toyota per il prossimo ventennio sono talmente complessi, articolati e ambiziosi che non è semplice trovarne uno prioritario, soprattutto per il normale automobilista. In realtà, è una visione complessiva che la Casa giapponese ha deciso di seguire da quando la Unione Europea ha deciso che nel 2035 si cambierà registro.
Così tutti gli stabilimenti di produzione europea saranno a emissioni zero entro il 2030 — primo step per raggiungere la «carbon neutrality» nel 2040 — riducendo al minimo il consumo energetico, passando all’energia verde e implementando numerose innovazioni che riducono la CO2 o la eliminano. Gill Pratt, lo stimato Chief Scientist di Toyota Motor Corporation e Ceo di Toyota Research Institute, non ha dubbi su cosa si debba fare nella complicata transizione. «Dobbiamo fare solo quanto è meglio per l’ambiente, sostituendo il maggior numero possibile di veicoli non elettrificati con quelli elettrificati, guidati dal semplice principio che il nemico è il carbonio, non un particolare tipo di propulsore».
Lexus Electrified concept
Nuova Toyota Prius
Ma l’accelerazione vera sarà figlia di bZ Compact, il concept lungo 453 cm e dallo stile decisamente minimalista che ispirerà sei modelli elettrici entro il 2026. Perché come è vero che il gran capo Akio Toyoda, in più occasioni, non ha nascosto le sue perplessità sui modelli a batterie («Sopravvalutati e, se tutti ne guidassimo uno, il sistema collasserebbe», ha affermato), la realtà è che Toyota pensa a una trentina di novità a propulsione elettrica entro otto anni.
In ogni caso, la nuova ondata dei Suv compatti dovrebbe rendere ancora più forte il marchio in Europa, dove il 2022 dovrebbe essersi chiuso con oltre 1 milione di vendite. «Manterremo il nostro ibrido accessibile, espandendo l’offerta elettrica pura nella direzione che abbiamo già intrapreso con la bZ4X», dice Andrea Carlucci, vice-presidente Product Strategy e Marketing. In Italia, dove il marchio non è mai stato così popolare, da gennaio a dicembre ha toccato il 7% di quota, grazie a 92.152 immatricolazioni con una crescita dell’8,6% rispetto al 2021: Case specializzate in modelli low cost a parte, nessuno è cresciuto così tanto. Quindi, il futuro appare luminoso.