- Musk è convinto che la più piccola delle Tesla avrà un successo clamoroso. Intanto, però, si allungano i tempi per il nuovo Autopilot
- La nuova best seller
- Guida autonoma in arrivo
- Una guida autonoma a metà
- Il 2023 è l’anno buono
- Un ostacolo tecnologico o normativo
- A proposito di Tesla
Foto – Tesla Model 2, il render di Motor1.com
Musk è convinto che la più piccola delle Tesla avrà un successo clamoroso. Intanto, però, si allungano i tempi per il nuovo Autopilot
Elon Musk è tornato a parlare della baby-Tesla. Dopo aver affermato di aver momentaneamente accantonato il progetto per dare spazio ad altre iniziative, il ceo della Casa americana ha dato dettagli sulla piattaforma su cui nascerà il modello d’ingresso del brand, la terza dopo quella di Model S e Model X e quella di Model 3 e Model Y.
Per quanto abbia spiegato che ancora non ci sono tempistiche certe, la nuova piattaforma è diventata prioritaria nel lavoro del team di progettazione veicolo. Si stima però che possa entrare in produzione intorno al 2025, come previsto. Le linee saranno avviate quando Semi e Cybertruck saranno ormai a regime.
La nuova best seller
La nuova piattaforma sarà più piccola e costerà circa la metà di quella di “3” e “Y”. “Crediamo che al costo di una Model 3 riusciremo a fare 2 esemplari della nuova vettura”, ha detto Elon Musk. Se fosse davvero così saremmo veramente davanti a un cambiamento epocale, ma resta il dubbio che si tratti di un eccesso di ottimismo dell’eccentrico manager.
Guida autonoma in arrivo
Elon Musk è tornato a parlare anche di Full Self Driving e ha detto che Tesla deve rimandare ancora l’esordio della guida autonoma. La Casa americana fa sapere infatti che la tecnologia non riceverà le autorizzazioni necessarie per essere messa definitivamente in commercio prima della fine del 2022.
Musk, però, ha anche ammesso che Tesla non è al momento in grado di rispettare tutti i requisiti richiesti dalle autorità per poter far circolare le proprie auto su strade aperte al pubblico senza un conducente seduto dietro al volante.
Una guida autonoma a metà
Al momento, però, come è noto, il FSD è ancora in fase di sviluppo: non va oltre la fase “beta” ed è disponibile per un numero limitato di automobilisti che contribuiscono alla messa a punto.
Tesla presenta il Full Self Driving durante l’AI Day
Per quanto rappresenti una consistente integrazione all’Autopilot – aggiungendo gestione del cambio corsia e di sorpasso e parcheggio automatico alla sterzata automatica e al cruise control adattivo – richiede sempre che ci sia una persona responsabile della marcia.
Il 2023 è l’anno buono
Se per il 2022 si continuerà a parlare di Full self Driving come una tecnologia sperimentale basata su un software in via di sviluppo, dal prossimo anno le cose potrebbero cambiare drasticamente.
Musk infatti si dice fiducioso del fatto che nel 2023 Tesla riuscirà a rilasciare un update del FSD tale da dimostrare senza ombra di dubbio che la guida autonoma è più sicura di quella in cui i comandi sono affidati a un essere umano e che spera di riuscire a ottenere i permessi per mettere in commercio definitivamente questo tipo di tecnologia.
Sarebbe un passo importante anche per il progetto dei robotaxi, anche’essi più volte rimandati a causa di difficoltà di sviluppo ma, a quanto pare, in procinto di arrivare in un futuro non troppo lontano.
Un ostacolo tecnologico o normativo
Gli analisti, però si dividono quando si parla di Full Self Driving. Alcuni sono convinti che la tecnologia non arriverà in tempi brevi a causa di una complessità che richiederà ancora molto tempo per essere risolta (e in effetti, fino a ora, le previsioni sui tempi di sviluppo sono state costantemente disattese).
Altri credono che la NHTSA, ente preposto alla concessioni delle autorizzazioni di cui sopra, non sarà così favorevole nel concederle. Tra l’associazione americane e Tesla ci sono state e ci sono tutt’ora delle frizioni legate al fatto che, dal 2016 ad oggi, l’NHTSA ha aperto ben 38 indagini su altrettanti incidenti che hanno visto coinvolte vetture Tesla dotate di Autopilot. Insomma, la parola fine alla vicenda potrebbe non essere così vicina.