La Casa sta costruendo una nuova immagine a Euro 2024, facendo leva sulle passioni degli europei e sull'anima green
Il campionato europeo di calcio che si sta disputando in questi giorni offre una visibilità senza precedenti alle aziende che vogliono fare pubblicità nel Vecchio Continente. BYD, che sta cercando di rilanciare le vendite sui nostri mercati dopo i dati deludenti degli ultimi mesi, sta cavalcando l’evento sportivo per guadagnare in notorietà e acquisire clienti. La volontà è di insidiare i costruttori occidentali proprio nella patria dell’automobile del nostro continente: la Germania.
Da Volkswagen a BYD
Tralasciando la politica internazionale, il fatto è che la Casa di Shenzen con questa mossa può davvero conquistare quote di mercato a scapito dei nostri brand, Volkswagen in testa. Facciamo un passo indietro. Proprio Volkswagen è stata partner di lunga data della Uefa. Ha firmato un contratto di sponsorizzazione nel 2017 e tutti si aspettavano che la Casa di Wolfsburg (che a Euro 2020 portava il pallone a centrocampo con una ID.3 telecomandata in miniatura) confermasse la propria presenza quest’anno che gli Europei si giocavano in Germania.
BYD Atto 3
Comunicazione su più fronti
Oltre alla classica cartellonistica, a Euro 2024 BYD ha messo in campo una flotta di circa 300 auto che operano un servizio navetta per l’organizzazione e che circolano per le strade delle città che ospitano le partite.
BYD sottolinea la vocazione green della sua flotta
Come se non bastasse, ci sono vetture esposte nelle zone riservate ai tifosi dove le persone possono addirittura interagire attivamente mettendosi alla prova con la funzionalità karaoke presenti a bordo dei veicoli. Ciliegina sulla torta: attraverso i propri canali social la Casa offre biglietti omaggio. Insomma, la strategia è aggressiva.
Un modo per ridurre le distanze
“La sponsorizzazione di BYD ha due conseguenze positive per il brand tra gli automobilisti europei – ha spiegato Marko Sartedt, responsabile del dipartimento marketing dell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco di Baviera -. Il primo riguarda un aumento di notorietà in senso lato, il secondo l’abbinamento a un evento dal forte carico emozionale”.
C’è di più: con mosse di questo tipo le aziende cinesi si stanno ponendo in modo del tutto diverso sul mercato europeo. Per la prima volta provano a proporsi come realtà di respiro internazionale, ma con una forte presenza locale. Saranno sempre meno “esotiche” e sempre più “familiari”. Come è accaduto in passato per tanti brand provenienti dal Giappone o dalla Corea, per restare con gli occhi puntati verso est.