BYD

Byd Seagull rende "nervosi" i costruttori in Europa

Mentre (a fatica) alcuni costruttori provano a offrire modelli elettrici economici, la capacità di operare sul prezzo da parte delle case cinesi è un fattore di estrema pressione in arrivo tra le citycar

Per dare la misura del vantaggio competitivo detenuto da un costruttore come Byd, rispetto a marchi consolidati in Europa, basta richiamare un dato. La Seagull (Dolphin Mini nel restyling lanciato in Cina) è proposta a meno di 10 mila dollari (tra i 9 e 11.500 euro al cambio attuale) sul mercato interno.

La commercializzazione in Messico, nonostante un incremento a oltre 19 mila dollari, va a gonfie vele e certo consente al costruttore di ottenere margini. In Europa non sarà molto diverso, con un obiettivo di prezzo che Byd ha dichiarato riuscirà a contenere al di sotto dei 20 mila euro (oltre 21 mila dollari).

Una soglia a oggi che la sola Dacia Spring, in un unico allestimento – base -, riesce a centrare.

Byd, non solo prezzo basso ma contenuti

Le premesse sulle quali si prepara il debutto nel 2025 della Byd Seagull sono, tuttavia, superiori. Per contenuti e dotazione, anzitutto, viste le caratteristiche tecnologiche che la citycar porterà sul mercato (cruise control adattivo, mantenimento attivo di corsia).

In una fase nella quale gli sforzi dei costruttori europei per lanciare modelli sotto i 20 mila euro sono orientati a non prima del 2026 (Renault Twingo), ecco che l’arrivo di un modello come la Dolphin Mini/Seagull è un fattore di pressione importante.

Le parole del responsabile per le elettriche Ford in Europa, riportate da Automotive News, vanno in questa direzione: “Stiamo seguendo molto da vicino questo modello (Seagull; ndr) e gli altri in arrivo dai costruttori cinesi. Chiaramente siamo nervosi quando arriva sul mercato nuova concorrenza”, ha detto Martin Sander.

Citycar, elettrica e a basso costo: l’identikit per l’Europa

La Seagull è commercializzata anche in Messico, dove ha ricevuto un’accoglienza positiva sebbene la stessa Byd non veda il mercato come quello ideale per il modello.

Ecco, una piccola elettrica economica, a vocazione urbana, pare fatta su misura della mobilità europea. Nel Vecchio Continente, Byd inizierà a operare con la produzione in Ungheria e discute di un raddoppio da insediare in Turchia. Un’attività verso la quale il costruttore ha annunciato di voler arrivare detenendo una quota di mercato sulle elettriche nel continente pari al 5%.

Dazi sì, dazi no

Sulle contromisure da attuare per contenere l’avanzata di marchi cinesi, le posizioni in materia di dazi non sono affatto allineate. Una mossa sulla quale, in termini per nulla velati, le autorità cinesi hanno prospettato una replica con dazi speculari sull’importazione di prodotti europei. In tutto e per tutto una guerra commerciale incrociata.

“Noi non abbiamo intenzione di lasciare questa fascia di prezzo aperta ai nostri avversari cinesi. Non pensiamo che il protezionismo ci darà una via d’uscita sul lungo periodo da questa competizione”, il commento di Tavares. Stellantis che, oltre a introdurre sul mercato la Citroen e-C3 al limite dei 20 mila euro di prezzo di listino, commercializzerà da settembre i modelli del dei cinesi di Leapmotor e con la T03 una candidata rivale della Byd Seagull.

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