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Ferrari, richiamata la SF90: rischio incendio per una possibile perdita d'olio

Ferrari e l’ente americano per la sicurezza stradale Nhtsa hanno avviato un richiamo per oltre 600 esemplari della SF90, sia Stradale che Spider, a rischio incendio a causa di possibili perdite d’olio dal tubo di mandata del turbocompressore. Il potenziale problema riguarda vetture dei model year 2022-2024, costruite tra il 7 novembre del 2022 e il 19 settembre del 2023. Sospese, nel frattempo, le consegne ai clienti.

Il problema? Lo spessore del tubo. A individuare per la prima volta il difetto è stata la stessa Ferrari, lo scorso luglio, forse durante la revisione della pre-produzione della SF90 XX. In sostanza, è stata riscontrata la presenza di un tubo più sottile del previsto e quindi più soggetto a eventuali guasti. Tali guasti, a loro volta, potrebbero generare versamenti di olio sul motore, con conseguente rischio d’incendio per la vettura. “Si consiglia ai proprietari di non guidare i propri veicoli fino a quando l’intervento di sostituzione non sarà completato”, si legge nella nota ufficiale dell’Nhtsa. “I rivenditori sostituiranno gratuitamente i tubi di mandata olio del turbocompressore”.

Ok i lotti post 20 settembre. Negli Usa, le notifiche della campagna verranno inviate ai proprietari il 16 dicembre prossimo, ma il richiamo avviato dalla Ferrari – a scopo precauzionale – è globale. La Casa di Maranello ha assicurato che gli esemplari costruiti dopo il 20 settembre 2023 sono già stati dotati di tubi di mandata conformi alle specifiche produttive e quindi non sono a rischio di perdite d’olio. Bloccate, invece, le vendite di SF90 precedentemente consegnate ai concessionari. Nessun episodio di incendio, né semplicemente di perdita d’olio, è stato finora riscontrato sulle Ferrari interessate dal richiamo.

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