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Così la Ferrari 12Cilindri omaggia la "Daytona" e gli Usa

Il volto della Ferrari di oggi a confronto con quella di ieri: 12Cilindri vs 365 GTB/4 Daytona per conquistare anche l'America

Le glorie del passato sono una fonte inesauribile di ispirazione per ogni marchio automobilistico, ma se si parla di Costruttore iconico e famoso in tutto il mondo come Ferrari, allora la storia diventa un vanto e un faro.

Non è infatti un caso se il Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni ha deciso di omaggiare con la nuova 12Cilindri un modello storico e famosissimo come la Ferrari 365 GTB/4, più nota col nome non ufficiale di “Daytona“.

Il rimando alla Daytona e il fatto che la 12Cilindri sia stata eccezionalmente svelata in Florida e non in Italia, sono anche un omaggio al più grande mercato Ferrari al mondo, quello degli Stati Uniti.

Un frontale ispirato al passato

Il richiamo alla storica Daytona non è esplicitamente dichiarato dalla Casa del Cavallino Rampante, ma è innegabile che la Ferrari 12Cilindri riprenda nello stile del frontale la coupé presentata al Salone di Parigi del 1968.

In particolare la somiglianza è nel trattamento del “muso” appuntito che ha tra i fari un’ampia e liscia fascia nera con al centro il logo Ferrari. Nello specifico la nuova Ferrari 12Cilindri sfoggia un frontale in nero lucido tra i sottili gruppi ottici a LED, mentre le prime Ferrari 365 GTB/4 Daytona avevano i quattro fari tondi celati dietro un pannello trasparente in materiale acrilico su fondo nero.

La modernità dei fari ricoperti

Ferrari 365 GTB/4 Daytona, la vista frontale

Ferrari 12Cilindri, la vista frontale

Ricordiamo che questa configurazione dei fari coperti che alcuni chiamano Daytona “plexiglass” è stata utilizzata dalla Ferrari 365 GTB/4 solamente nei primi anni, dal 1968 al 1971. Per adeguarsi alle normative Usa che vietavano la presenza di qualsiasi copertura sui proiettori la Daytona si è convertita ai più classici fari a scomparsa basculanti col restyling del 1971 e fino alla fine produzione del 1973.

Un’osservazione ravvicinata del pannello trasparente tipico delle prime Daytona fa notare anche la presenza di sottili righe verticali di colore argento sul materiale plastico, con in la stampa del nome Scaglietti, la carrozzeria modenese che assemblava anche le scocche di questa Ferrari.

Ferrari 365 GTB/4 Daytona, il dettaglio del frontale

Il pannello nero sul davanti della nuova Ferrari è invece liscio e funge in pratica da fregio di completamento del frontale che propone così una fascia avvolgente che sovrasta la bocca inferiore.

Proporzioni simili nella fiancata

Anche la vista laterale delle due coupé di ieri e di oggi di Ferrari mostra un’evoluzione stilistica continua che porta avanti il tema della sportiva italiana con motore V12 anteriore e trazione posteriore.

Le proporzioni sono curiosamente simili, con lungo cofano anteriore, abitacolo arretrato e coda corta, ma l’evoluzione tecnologica di assetto, aerodinamica, pneumatici e caratteristiche di guida sono lontanissime tra loro.

Pure le dimensioni sono piuttosto diverse perché ai 4,42 metri di lunghezza della storica Daytona del 1968 si contrappongono i 4,73 metri della 12Cilindri che è anche molto più larga e un po’ più alta.

  Ferrari 365 GTB/4 “Daytona” Ferrari 12Cilindri
Lunghezza 4,42 m 4,73 m
Larghezza 1,76 m 2,17 m
Altezza 1,24 m 1,29 m
Passo 2,40 m 2,70 m

La Ferrari 12Cilindri vista in anteprima mondiale

Dietro e dentro cambia tutto

Lo stesso divario abissale di stile, tecnologia e dotazioni lo si può apprezzare confrontando la parte posteriore o anche gli interni delle due Ferrari a 12 cilindri.

In particolare l’abitacolo della Ferrari 12Cilindri spicca per i tre schermi dedicati a strumentazione, infotainment e passeggero, oltre al piccolo comando per il cambio a doppia frizione (DCT) e otto rapporti che contrasta con la lunga leva della storica trasmissione manuale a cinque marce.

In ricordo del trionfo americano di Daytona

Ricordiamo infine che il nome Daytona, per quanto mai adottato ufficialmente da Ferrari per la sua 365 GTB/4, deriva dall’appellativo attribuito dalla stampa alla coupé di Maranello al suo nascere nell’ottobre del 1968.

Era infatti passato più di un anno dalla mitica vittoria in parata di Ferrari alla 24 Ore di Daytona del febbraio 1967, con tre Rosse allineate sul traguardo del circuito della Florida.

La parata Ferrari al traguardo della 24 Ore di Daytona 1967

Secondo il giornalista e autore Doug Nye, invece, il nome Daytona sarebbe stato quello di sviluppo del modello e avrebbe dovuto diventare l’appellativo ufficiale della 365 GTB/4 di serie. Il nome sarebbe però trapelato alla stampa per un’indiscrezione e per questo motivo lo stesso Enzo Ferrari avrebbe deciso di abbandonarlo.

[FOTO: Ferrari e RM Sotheby’s]

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