Cina, è guerra dei prezzi: Alibaba taglia fino al 50% il Cloud mentre le auto di Byd sorpassano VW. Asia positiva

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Con un’inversione a U le borse cinesi sono passate in territorio positivo, mercoledì 26 aprile. Alle ore 7:30 italiane l’Hang Seng sale dello 0,8%, Shanghai è sulla parità, mentre il Nikkei cede lo 0,7% dopo la chiusura in netto calo di Wall Street.

A pesare sul sentiment, First Republic crollata del 49,4% dopo che l’istituto regionale ha reso noto che i depositi sono diminuiti del 41% a 104,5 miliardi di dollari lo scorso trimestre, riaccendendo le preoccupazioni per un impatto più ampio della crisi bancaria.

Ma nel trading afterhour Microsoft è salita di oltre l’8% dopo aver battuto le stime su ricavi e utile nell’ultimo trimestre, mentre Alphabet, società che controlla Google, ha guadagnato il 2% grazie a ricavi migliori del previsto.

Il petrolio americano Wti guadagna lo 0,65% mercoledì a 77,5 dollari il barile, mentre i mercati continuano a comprare T bond, il decennale vede infatti il rendimento scendere dal 3,45% di inizio sessione asiatica al 3,4%, mentre i futures sul Nasdaq corrono (+1,3%).

Auto, la cinese BYD detronizza Volkwagen

BYD, gruppo cinese che vede fra gli investitori Warren Buffett, è diventato per la prima volta il marchio automobilistico più venduto in Cina, detronizzando Volkswagen mentre continua la sua rapida ascesa.

Il produttore di veicoli elettrici ha scavalcato il rivale tedesco nel primo trimestre, vendendo oltre 440.000 auto nel paese. Volkswagen è stato il marchio più venduto tra le case automobilistiche in Cina almeno dal 2008.

Nel frattempo, negli Stati Uniti Tesla ha abbassato di nuovo il prezzo di della Model Y a 46.990 dollari, 759 dollari in meno rispetto al prezzo medio di un’auto. Ford teme che i tagli di Tesla possano innescare una guerra dei prezzi.

Alibaba Cloud riduce i prezzi fino al 50% sui servizi

La divisione di e-commerce e cloud computing del gigante tecnologico Alibaba ridurrà i prezzi dei suoi prodotti e servizi fino al 50% a partire da mercoledì, intensificando gli sforzi per catturare una quota più ampia del mercato cloud cinese.

Secondo il sito Web di Alibaba Cloud, i prezzi per i servizi di calcolo elastico (elastic computing services), la capacità di espandere o ridurre rapidamente l’elaborazione utilizzando chip Arm e Intel scenderanno dal 15% al 20%, mentre i servizi che impiegano le unità di elaborazione grafica V100 e T4 di Nvidia scenderanno tra il 41% e il 47%.

Le riduzioni di prezzo mirano ad espandere la base di utenti e la penetrazione del mercato di Alibaba Cloud, secondo quanto riportato mercoledì dal quotidiano economico Securities Times.

Alibaba Cloud è stato uno dei primi operatori nazionali cinesi nel cloud computing e attualmente fornisce più di un terzo del settore in Cina.

Tuttavia, negli ultimi anni l’azienda ha dovuto affrontare una crescente concorrenza da parte, fera l’altro, di China Unicom e China Telecom.

Alla fine di marzo Alibaba Group Holding ha annunciato uno spacchettamento delle sue sei divisioni societarie via differenti ipo per raccogliere capitale in modo indipendente.

Alibaba ha dichiarato poi mercoledì che oltre 200.000 aziende hanno richiesto il beta test per Tongyi Qianwen, il modello di linguaggio di grandi dimensioni basato sull’intelligenza artificiale del gruppo. Le registrazioni per il servizio sono state aperte all’inizio di aprile. (riproduzione riservata)