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Auto elettriche – Cina, i super incentivi dello Stato: “Solo BYD ha ricevuto 2,8 miliardi”

auto elettriche – cina, i super incentivi dello stato: “solo byd ha ricevuto 2,8 miliardi”

Auto elettriche – Cina, i super incentivi dello Stato: “Solo BYD ha ricevuto 2,8 miliardi”

Da tempo, l’Unione Europea stigmatizza le pesanti sovvenzioni della Cina ai propri costruttori di auto elettriche: non a caso, Bruxelles ha lanciato un’indagine anti-dumping che potrebbe introdurre dazi doganali sulle importazioni dal Dragone. Le istituzioni dell’Unione si sono finora limitate ad affermare di avere “prove sufficienti” sulla concorrenza sleale cinese, ma ora c’è anche uno studio che quantifica l’ammontare dei sussidi: la “firma” è quella del Kiel Institute, un centro di ricerca tedesco specializzato sull’economia internazionale. Ebbene, secondo i ricercatori gli aiuti di Pechino sono da tre a nove volte superiori a quelli concessi da altri Paesi dell’Ocse come la Germania e gli Stati Uniti. E l’azienda che ne ha più beneficiato è la BYD.

I dati. I sussidi cinesi, che per il Kiel Institute hanno interessato oltre il 99% delle aziende quotate in Borsa solo nel 2022, sono stanziati per far progredire tecnologie chiave e si concrettizzano in diverse forme: accesso preferenziale alle materie prime critiche, trasferimenti forzati di tecnologia da parte di investitori stranieri o trattamenti di favore negli appalti pubblici e nelle procedure amministrative. La sola BYD ha ricevuto “sovvenzioni particolarmente elevate” e quantificate in circa 220 milioni di euro nel 2020, in oltre 500 milioni nel 2022 e in 2,1 miliardi nel 2023. In sostanza, gli aiuti sono saliti dall’1,1% dei ricavi al 3,5% nel giro di tre anni. Inoltre, l’azienda ha ottenuto maggiori incentivi per le sue elettriche rispetto ad altri costruttori locali come Gac o imprese straniere come la Tesla. Inoltre, l’istituto avverte che le cifre “sottostimano chiaramente la reale portata dei sussidi per le tecnologie verdi in Cina”: BYD, infatti, beneficia anche delle sovvenzioni concesse ai produttori di batterie perché consentono di abbassare i costi di produzione, nonché degli aiuti diretti agli acquirenti di veicoli elettrici perché stimolano la domanda. Insomma, un doppio vantaggio.

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