Un report del The Wall Street Journal parla di muffa, graffi e imperfezioni nella carrozzeria dovuti (in parte) alla logistica
L’espansione di BYD incontra alcuni ostacoli. Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal (WSJ), i modelli della Casa cinese prodotti in patria e spediti in Europa, Medio Oriente e Asia meridionale avrebbero dei problemi di qualità.
Questioni di logistica (e non solo)
Quelli presentati sembrano essere problemi legati più che altro alla logistica, piuttosto che difetti di produzione. Un dirigente BYD ha dichiarato al WSJ che i problemi sono equivalenti ad “andare in un ristorante decente, ma scoprire che il piatto è scheggiato”.
I graffi potrebbero essere frutto di poca cura da parte degli addetti nel carico dei veicoli, mentre per la muffa sarebbe emerso che i modelli non avevano ricevuto un adeguato trattamento prima dell’invio in Europa. Discorso diverso per altri tipi di problemi riscontrati.
BYD Seal
In Thailandia, dove i veicoli elettrici cinesi hanno conquistato il mercato automobilistico nazionale, i problemi di qualità di BYD sembrerebbero aumentare, a partire dalle imperfezioni della verniciatura e delle plastiche. In Israele, invece, le BYD si sarebbero deformate sotto il peso dei portapacchi.
La situazione in casa BYD
C’è da credere che la Casa cinese cercherà di rimediare quanto prima a questi “incidenti di percorso”. Del resto, BYD viene da un 2023 di vendite record, in cui ha detronizzato Tesla come maggior Costruttore di veicoli elettrici al mondo. Inoltre, alla fine del 2023, il brand è stato riconosciuto come terzo produttore automobilistico per capitalizzazione di mercato, subito dopo Tesla e Toyota.
Al tempo stesso, le vendite di BYD sono crollate a febbraio a causa di un rallentamento del settore a livello globale. Anche per questo motivo, gli analisti prevedono che il marchio non raggiungerà il suo obiettivo di vendere oltre 400.000 auto sui mercati internazionali nel corso del 2024.
Fotogallery: BYD Seal