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BYD – Crescita lampo in Giappone: il 20% delle elettriche straniere è suo

byd – crescita lampo in giappone: il 20% delle elettriche straniere è suo

BYD – Crescita lampo in Giappone: il 20% delle elettriche straniere è suo

La cinese BYD è sbarcata in Giappone a gennaio dello scorso anno, e in soli 12 mesi è riuscita a conquistare il 20% delle importazioni di auto elettriche. Il primo modello sul suolo nipponico è stata la Suv compatta Atto 3, seguita lo scorso settembre dalla due volumi Dolphin, costruita sulla stessa piattaforma. In primavera, infine, sarà la volta della berlina Seal.

Una nicchia ancora piccola. Stando agli ultimi dati comunicati dalla Jaia, la Japan Automobile Importers Association, le elettriche di importazione sono state 1.186 (+11% rispetto allo scorso anno), e di queste 217 sono della BYD. Numeri molto ridotti, che raccontano di un mercato che stenta a decollare: lo scorso anno sono state vendute in Giappone 88.535 auto elettriche.

Un mercato ostico per le case asiatiche. Si tratta di un aumento del 50% rispetto al 2022, ma la quota di mercato complessiva è ferma al 2,2% sul totale delle auto vendute (era l’1,7% nel 2022, lo 0,6% nel 2021). Il risultato della BYD è in ogni caso degno di attenzione e conferma il marchio di Shenzhen una delle realtà più in crescita nel settore. Anche a Tokyo e dintorni, evidentemente, nonostante la tradizionale resistenza del mercato nipponico alle auto di altri Paesi asiatici, Corea del Sud e Cina in primis.

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