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BYD, contatti con il Governo italiano per una fabbrica in Italia

byd, contatti con il governo italiano per una fabbrica in italia

Il Governo italiano non ha mai nascosto l'obiettivo di voler portare la produzione di una nuova casa automobilistica in Italia da affiancare a quella di Stellantis, per rilanciare il settore automotive del nostro Paese. In particolare, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso è stato molto attivo, parlando più volte di “contatti” e di “colloqui significativi” con case automobilistiche straniere. Un progetto che si starebbe portando avanti da diversi mesi. Dettagli precisi, però, non si conoscevano. Adesso, però, c'è una novità interessante.

A quanto pare, BYD è stata contattata dal Governo italiano per arrivare a realizzare nel nostro Paese una fabbrica per la produzione di auto. Questo è quanto riferisce Michael Shu, amministratore delegato di BYD Europe, in un'intervista a Bloomberg al Salone di Ginevra 2024.

SOLO CONTATTI PRELIMINARI

BYD porterà la produzione delle sue auto in Italia? Al momento si tratterebbe solamente di contatti e nulla di più. Del resto, la stessa casa automobilistica è stata molto chiara. Un eventuale secondo impianto europeo dipenderà dal mercato. Come sappiamo, BYD ha scelto l'Ungheria per realizzare una fabbrica in cui produrre le sue auto. Impianto che sarà operativo tra circa tre anni e che alla fine disporrà di una capacità produttiva di 200 mila vetture all'anno.

Prima di pensare ad una seconda fabbrica, la casa automobilistica dovrà valutare bene se sono stati raggiunti i suoi obiettivi di crescita in Europa e se ci sarà la necessità di dover incrementare ulteriormente la produzione. Troppo presto per capire se e quando sarà presa una decisione in tal senso. In ogni caso, pare che il Governo e il costruttore cinese discuteranno di questo tema. Non rimane che capire se da questi contatti preliminari emergerà qualcosa di più concreto per il futuro oppure no.

Intanto, dai sindacati sono arrivate le prime reazioni. Per esempio, secondo Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, l'arrivo di una nuova casa automobilistica sarebbe positivo. Tuttavia, i risultati si vedrebbero solo dopo anni.

L’eventuale arrivo di un secondo produttore di massa in Italia sarebbe sicuramente una buona opportunità occupazionale e industriale. Tuttavia i risultati nel migliore dei casi si vedrebbero dopo anni e, quindi, occorre focalizzarsi sul rilancio dell’industria già presente nel nostro paese in modo prioritario. E’ giusto agire contemporaneamente sull’esistente e aprirsi nuove prospettive.

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