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BMW X1 plug-in: come va sulla neve la trazione integrale ibrida

Abbiamo testato in condizioni estreme la 4x4 di Monaco garantita da uno schema con motore elettrico al posteriore

bmw x1 plug-in: come va sulla neve la trazione integrale ibrida

Il processo di elettrificazione ha modificato il nostro modo di muoverci non soltanto su strada, ma anche offroad. Sempre più spesso le moderne soluzioni elettrificate vengono utilizzate anche per permettere alle vetture di muoversi su tutti i terreni, grazie a powertrain ibridi dotati di due motori, uno per ogni assale.

Come nel caso della nuova BMW X1 plug-in, che va ad affiancarsi alle varianti benzina, Diesel ed elettrica, rappresentando un’alternativa ecologica a tutti coloro che hanno bisogno di un Suv compatto in grado di muoversi un po’ su tutti i terreni. Ma un sistema di trazione integrale come questo sarà in grado di essere efficiente quanto un 4×4 “tradizionale”? Per scoprirlo mi sono arrampicato in compagnia della X1 sulla strada più alta d’Europa, che da Solden, in Austria, arriva fino a quota 2.798,16 metri.

BMW X1: esterni

A livello estetico la variante plug-in della X1 non si discosta dalle sorelle ad “alimentazione tradizionale”. Lunga 4,5 metri esatti, sfoggia uno stile in linea con il più recente linguaggio stilistico di casa BMW. A dominare nel frontale è quindi in doppio rene che, rispetto alla precedente generazione, è cresciuto notevolmente nelle dimensioni. Accanto ad esso si sviluppano i gruppi ottici, che in opzione possono essere dotati della tecnologia Matrix-Led.

Nella parte bassa del paraurti, invece, le forme delle prese d’aria cambiano in funzione dell’allestimento scelto. L’unico elemento che permette effettivamente di distinguere la variante plug-in della X1 da tutte le altre a listino è la presenza dello sportellino per la ricarica posizionato sul parafango anteriore sinistro.

bmw x1 plug-in: come va sulla neve la trazione integrale ibrida

BMW X1: interni

Anche negli interni le differenze sono minime e si concentrano quasi esclusivamente nella grafica del quadro strumenti digitale. Questo, come su tutta la più recente produzione BMW, è unito al display del sistema di infotainment, creando con questo un unica superfice digitale dalla grafica personalizzabile. Sulla plug-in questa permette di tenere costantemente sotto controllo il funzionamento del sistema ibrido, monitorando in tempo reale la quantità di energia residua all’interno della batteria e come essa viene impiegata.

Per il resto, l’ambiente interno ricalca fedelmente quello delle varianti benzina e Diesel. La qualità percepita è molto alta e lo spazio anche per chi viaggia dietro è buono tanto per le gambe, quanto per la testa. A proposito di spazio, va segnalato che per via della presenza del motore elettrico e di tutta l’elettronica di potenza sull’asse posteriore, la capacità del vano di carico scende leggermente (10 litri per la precisione) attestandosi a 490 litri in configurazione standard.

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BMW X1: guida

Purtroppo il nostro primo contatto con la X1 plug-in è stato molto breve, ma nonostante questo ci ha permesso di mettere alla prova la vettura nelle condizioni più estreme possibili. La “nostra” X1 è stata la xDrive 30e, ovvero la più potente tra le due disponibili, con una potenza di sistema di 326 CV. Il powertrain è costituito da un motore benzina 1.5 da 150 CV che muove le ruote anteriori, mentre una batteria da 14,2 kWh netti manda energia ad un motore elettrico da 177 CV che mette invece in azione le ruote posteriori.

Tra i due motori non vi è alcun collegamento fisico, nessun albero di trasmissione. Ma nonostante questo, al volante non ci si accorge mai di questa assenza. L’interazione tra le due unità è gestita elettronicamente, per far si che l’una e l’altra lavorino all’unisono, quando serve, per garantire sempre la massima trazione in caso di necessità. Per questo motivo, la batteria non si scarica mai del tutto, per permettere alla vettura di poter contare sulla trazione integrale ogni volta che se ne ha bisogno.

bmw x1 plug-in: come va sulla neve la trazione integrale ibrida

BMW X1: curiosità

Detto questo, torniamo allora alla domanda iniziale: può un sistema di trazione integrale a due motori essere efficiente come uno dotato del classico albero di trasmissione? La risposta è assolutamente si. Una volta in movimento le quattro ruote motrici permettono (in abbinamento alla gomma giusta) di affrontare condizioni difficili come quelle in cui mi sono trovato a guidare io. 

Certo, lo stile di guida deve essere leggermente diverso: con la plug-in occorre essere più delicati in inserimento, per evitare che la spinta del motore anteriore, che è dominante, porti fuori dalla curva, ma una volta capito questo, è possibile sfruttare al massimo la spinta del motore posteriore che avviene sempre in maniera puntuale e senza tentennamenti. Ma il vero valore aggiunto di questo sistema è dato dal fatto che non occorre fare nulla per attivarlo. Fa tutto da solo, lasciando al conducente il solo compito di concentrarsi sulla guida.

BMW X1: prezzi

Le varianti plug-in della BMW X1 sono due: xDrive 25e e xDrive 30e. Entrambe hanno una batteria da 14,2 kWh, ma la prima ha una potenza di 245 CV, mentre la seconad arriva fino a 326 CV. In questo modo, l’autonomia in elettrico della 25e è di 77-91 km, che scendono a 76-88 km per la 30e. I prezzi, invece, partono rispettivamente da 50.900 euro e da 53.500 euro. 

Bmw X1

  • Lunghezza: 4,5 metri
  • Larghezza: 1,84 metri
  • Altezza: 1,63 metri
  • Motore: 1.5 a 3 cilindri
  • Batteria: 14,2 kWh
  • Potenza: 245 CV o 326 CV
  • Autonomia in elettrico: da 76 a 91 km

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