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BMW 3.0 CSL, così si fa una sportiva vera

bmw 3.0 csl, così si fa una sportiva vera

BMW 3.0 CSL, così si fa una sportiva vera

Cinquant’anni in cinquanta esemplari: la BMW 3.0 CSL (attenzione, non M3 o M4 CSL, semplicemente 3.0 CSL) condensa in sé i valori più autentici della divisione sportiva del marchio bavarese, che nel frattempo si è fatta grande diventando azienda a sé; ma questi sono dettagli che non ci interessano, non qui. Qui le sole cose che contano sono i dati relativi alla potenza, al peso, alla rigidità torsionale, all’assenza di qualsiasi ausilio elettrico per il meraviglioso 3.000cc turbo benzina. Andiamo subito al dunque: i CV sono 560, ma soprattutto il peso è contenuto in 1.270 kg, ben 355 kg in meno rispetto alla M4 CSL. Il merito di tanta leggerezza va in primis al fatto che la trazione è posteriore, ma anche all’utilizzo di alluminio per portiere, cofano e baule e materiali leggeri per tetto, pannelli laterali e bagagliaio. 355 kg in meno però sono tanta roba: i sedili con “anima” in fibra di carbonio (oltre che privi di regolazioni: per cucirsi la posizione di guida su misura ci si deve recare in officina) e la rimozione di numerosi pannelli fonoassorbenti ha contribuito a raggiungere l’obiettivo.

560 CV e 550 Nm, tutti dietro

BMW M significa trazione posteriore e sovrasterzi di potenza, poche storie. Per onestà intellettuale non si può non riconoscere che l’xDrive ottimizzato per le M è probabilmente la migliore trazione integrale per applicazioni sportive che esista al mondo, a partire dal fatto che si può “sganciare” l’avantreno per tornare alle emozioni della trazione posteriore. La purezza di una trazione posteriore, e la sua leggerezza, restano però una vetta irraggiungibile, se si parla di sensazioni di guida. Pazienza poi se su certe strade il 4×4 sia decisamente più efficace, soprattutto quando potenza e coppia sono alte come in questo caso. A generare i 560 CV e i 550 Nm di cui sopra (100 Nm in meno rispetto alla M4 CSL, che però è automatica e 4×4, appunto), il già noto 3.0 turbo 6 cilindri in linea, che però non è ovviamente lasciato a sé stesso. Il differenziale Active M (che lavora in tandem con il controllo di stabilità) può arrivare al bloccaggio in determinate situazioni di guida e può facilitare i drift in pista anche ai piloti meno esperti.

Una mappatura per ogni esigenza e assetto racing

Immancabile la gestione elettronica di tutto ciò che concorre alla dinamica del veicolo: la 3.0 CSL offre varie modalità di guida e 10 livelli di risposta per l’M Traction Control. Sospensioni e telaio sono stati messi a punto nel corso di lunghe sessioni di test al Nürburgring, mentre l’impianto frenante vanta dischi da 400 mm all’anteriore e da 380 mm al posteriore, con pinze rosse.

Aerodinamica da pista

CSL significa “Coupé, Sport, Lightweight” e, per quanto visto fino a qui, va riconosciuta agli ingegneri BMW una perfetta coerenza con tale sigla. Tuttavia, con le potenze odierne, la leggerezza non basta più. Non basta nemmeno un telaio pronto corsa. Ci si deve “appoggiare” anche a una forza naturale e gratuita, quella dell’aria. Il pacchetto aerodinamico disegnato appositamente per la 3.0 CSL include splitter, pannelli laterali, doppia ala (sul tetto e sul baule). Tutto concepito per generare deportanza, cioè quella forza che “schiaccia” l’auto verso l’asfalto. Quanto al design, la forma della calandra, con il doppio rene meno esteso in altezza, è un omaggio a quella della 3.0 CSL originale. Particolari inoltre i fari Laser di colore giallo, che ricordano quelli di auto da corsa come la M4 GT3, vincitrice del Campionato DTM 2022. Ultimo, ma non per importanza, i passaruota: più gonfi che mari, ospitano pneumatici Michelin (specifici per questa BMW) montati su nuovi cerchi da 20” all’anteriore e 21” al posteriore.

Prima di chiudere, un cenno al prezzo: si parla di circa 750.000 euro. Una follia? Probabilmente sì, ma un’auto così è bella anche per questo motivo. E poi diciamocelo, in BMW devono aver valutato che un minuto dopo aver venduto tutti i 50 esemplari in programma si scateneranno vere e proprie aste per accaparrarsi un esemplare. Quindi, perché non “approfittare” in prima persona della febbre che questa macchina scatenerà? Perché diciamocelo, le aggiunte rispetto alla M4 CSL sono tante, ma da quanto comunicato da BMW si fa fatica a giustificare i 562.000 euro in più. 

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