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Auto, Renault batte Stellantis. I veicoli a benzina rimangono i più diffusi: in Italia male l’elettrico

auto, renault batte stellantis. i veicoli a benzina rimangono i più diffusi: in italia male l’elettrico

Auto, Renault batte Stellantis. I veicoli a benzina rimangono i più diffusi: in Italia male l’elettrico

Inizio di 2023 positivo per il mercato dell’auto. A gennaio le immatricolazioni di nuovi veicoli nell’Ue crescono dell’11% su base annua, a circa 760.041 unità. Lo comunica l’Acea, l’associazione europea dei costruttori di automobili, che attribuisce l’incremento «a una base di confronto insolitamente modesta, perché nel primo mese del 2022 si è raggiunto il volume di gennaio più basso mai registrato». Nei confronti di gennaio 2019, infatti, il Centro Studi Promotor segnala un calo del 25,7%. «Siamo ancora lontani dal ritorno alla normalità, ma l’inversione di tendenza di agosto 2021 dopo 13 cali mensili consecutivi prende corpo. Il merito è del miglioramento della disponibilità di auto nuove, in passato fortemente penalizzata dalla carenza di componenti e di microchip».

Stellantis cresce meno di Renault 

Nei singoli mercati, l’Acea evidenzia aumenti del 51% in Spagna e del 19% in Italia, accompagnati da una crescita dell’8,8% in Francia. La Germania registra invece una contrazione delle immatricolazioni del 2,6% su base annua. Sul fronte produttori, Renault vince la sfida delle immatricolazioni. La casa automobilistica guidata dall’ad Luca De Meo accresce le vendite del 25%. Seguono Nissan (+21%), Toyota (+13%), Volkswagen (+11%), Hyundai (+3,1%) e Stellantis (+0,9%). Segno meno invece per le tedesche Mercedes-Benz (-7,4%) e Bmw (-10%).

I mezzi solo elettrici

Le immatricolazioni di auto elettriche e ibride guadagnano una quota di mercato del 9,5% e del 26%. I veicoli a benzina rimangono però quelli più diffusi, con una porzione di mercato del 37,9%. Nel dettaglio, le immatricolazioni delle auto con motore elettrico a batteria (Bev) crescono del 22,9%, per un totale di 71.984 vetture e una quota di mercato del 9,5% (era dell’8,6% nel gennaio 2022). La maggior parte dei mercati europei contribuisce all’aumento, a eccezione di Germania (-13,2%), Svezia (-18,5%) e Italia (-8,7%). «Nel nostro Paese le previsioni per le auto elettriche restano improntate al pessimismo anche perché gli incentivi prenotabili dal 10 gennaio sulla piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono molto poco richiesti», commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.

Gli ibridi

Anche i veicoli full hybrid (Hev) hanno un buon inizio 2023. I volumi salgono del 22,1% fino a 197.982 unità, sostenuti da Spagna (+59,3%), Italia (+24,7%), Germania (+19,0%) e Francia (+12,5%): il risultato è una quota di mercato del 26% (+2,3%). Male invece le consegne di auto plug-in hybrid (Phev), diminuite del 9,9% a 53.649 unità. In particolare, le immatricolazioni si dimezzano in Germania (-53,2%), che fino al 2022 era il mercato più grande come volumi per questo modello. Di conseguenza, la quota di mercato dei Phev si riduce dall’8,7% al 7,1%.

I veicoli a benzina e diesel

Nonostante lo stop nell’Ue alle auto inquinanti dal 2035, a gennaio crescono del 12,3% le immatricolazioni di auto a benzina. Sale pertanto la quota di mercato al 37,9% dal 37,6% del gennaio 2022, con tutti i mercati che riportano un aumento: Spagna (+59,4%), Italia (+15,5%), Francia (+11,9%) e Germania (+3,5%). Per contro, rallentano le consegne di auto a diesel, in calo dell’1,6% nonostante il notevole aumento delle immatricolazioni in Italia (+21,4%) e Spagna (+19%). La quota di mercato scende così del 2%, dal 17,9% al 15,9%. (riproduzione riservata)

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