Uno dei colossi della distribuzione petrolifera sposa la causa elettrica installando colonnine di ricarica.
Le auto elettriche stanno piano piano conquistando il loro spazio nell’universo a quattro ruote. Nonostante in Italia questo tipo di automobili fatica ancora a prendere piede, nel resto del mondo e anche d’Europa le vetture a zero emissioni hanno ormai acquisito una certa importanza tanto da spingere le case automobilistiche a puntare sulla loro produzione con maggiore insistenza.
A frenare il loro sviluppo ci sono ancora i prezzi troppo elevati rispetto alla cugine endotermiche e la mancanza di infrastrutture di ricarica sul territorio che fanno crescere la cosiddetta ansia da ricarica negli automobilisti. A cercare di dare una mano al loro sviluppo, oltre all’opera dei governi che stanno proponendo ecoincentivi sia per l’acquisto che per l’installazione di colonnine di ricarica domestica, ci sta pensando anche Shell, uno dei grandi marchi della distribuzione petrolifera, che ha annunciato un piano di disinvestimento biennale che prevede la cessione di 500 distributori all’anno e la costruzione di nuove infrastrutture dedicate a elettriche e ibride plug-in per venire incontro alla crescente domanda di colonnine pubbliche.
Shell scende in campo per le auto elettriche
Autore: Skitterphoto / Pixabay
Ecco, quindi, che dietro la scelta c’è anche una motivazione economico. Nelle nuove stazioni di ricarica, infatti, non ci saranno solo e soltanto le colonnine dove gli automobilisti potranno ricaricare le proprie vetture a batteria, ma anche punti ristoro dove sarà possibile prendere un caffè, mangiare o comprare articoli di consumo mentre l’auto è attaccata alla colonnina. Sfruttando così i tempi morti delle elettriche, ancora piuttosto lunghi se messi in relazione a quanto impiega una vettura endotermica per fare un pieno di benzina, Con la crescita della nostra offerta Shell potrebbe avere un tasso di incremento pari al 12% o anche superiore.
Dopo l’annuncio della chiusura dei distributori di idrogeno in California, per Shell è quindi tempo di puntare sulle auto elettriche cercando di mantenere fede a quello che è l’obiettivo, ossia il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Nel frattempo si è anche data un nuovo impegno, quello di ridurre le emissioni dei consumatori dei suoi prodotti petroliferi dal 15 al 20% entro il 2030.
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