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Auto elettriche, Shell annuncia la chiusura di distributori di benzina per puntare sulle colonnine

Uno dei colossi della distribuzione petrolifera sposa la causa elettrica installando colonnine di ricarica.

auto elettriche, shell annuncia la chiusura di distributori di benzina per puntare sulle colonnine

andreas160578 / Pixabay

Le auto elettriche stanno piano piano conquistando il loro spazio nell’universo a quattro ruote. Nonostante in Italia questo tipo di automobili fatica ancora a prendere piede, nel resto del mondo e anche d’Europa le vetture a zero emissioni hanno ormai acquisito una certa importanza tanto da spingere le case automobilistiche a puntare sulla loro produzione con maggiore insistenza.

A frenare il loro sviluppo ci sono ancora i prezzi troppo elevati rispetto alla cugine endotermiche e la mancanza di infrastrutture di ricarica sul territorio che fanno crescere la cosiddetta ansia da ricarica negli automobilisti. A cercare di dare una mano al loro sviluppo, oltre all’opera dei governi che stanno proponendo ecoincentivi sia per l’acquisto che per l’installazione di colonnine di ricarica domestica, ci sta pensando anche Shell, uno dei grandi marchi della distribuzione petrolifera, che ha annunciato un piano di disinvestimento biennale che prevede la cessione di 500 distributori all’anno e la costruzione di nuove infrastrutture dedicate a elettriche e ibride plug-in per venire incontro alla crescente domanda di colonnine pubbliche.

Shell scende in campo per le auto elettriche

La decisione di Shell, infatti, è quella di cedere 500 siti, compresi quelli in joint venture con altre società, nel 2024. E fare altrettanto anche nel 2025 arrivando così a un totale di 1.000 in due anni. Le cessioni rappresentano solo il 2%  dei distributori gestiti dalla Shell, che nel 2023 erano circa 47.000, ma rappresentano un passo avanti importante nella sfida della diffusione delle auto elettriche. Il piano di Shell, in ogni caso, è quello di arrivare a quota 200 stalli entro la fine del decennio, un numero quattro volte superiore ai 54.000 attuali.

auto elettriche, shell annuncia la chiusura di distributori di benzina per puntare sulle colonnine

Autore: Skitterphoto / Pixabay

Le nuove infrastrutture di ricarica elettrica saranno costruite principalmente in Europa e in Cina, i due mercati dove le auto elettriche stanno prendendo maggiormente piede, con la società che punta ad assecondare le richieste del mercato. Le vendite di queste auto in queste zone, infatti, stanno aumentando in maniera considerevole – con quello cinese che è già il mercato principale per le elettriche – e nei prossimi anni sono destinate a crescere ulteriormente diventando così lo standard di riferimento.

Ecco, quindi, che dietro la scelta c’è anche una motivazione economico. Nelle nuove stazioni di ricarica, infatti, non ci saranno solo e soltanto le colonnine dove gli automobilisti potranno ricaricare le proprie vetture a batteria, ma anche punti ristoro dove sarà possibile prendere un caffè, mangiare o comprare articoli di consumo mentre l’auto è attaccata alla colonnina. Sfruttando così i tempi morti delle elettriche, ancora piuttosto lunghi se messi in relazione a quanto impiega una vettura endotermica per fare un pieno di benzina, Con la crescita della nostra offerta Shell potrebbe avere un tasso di incremento pari al 12% o anche superiore.

Dopo l’annuncio della chiusura dei distributori di idrogeno in California, per Shell è quindi tempo di puntare sulle auto elettriche cercando di mantenere fede a quello che è l’obiettivo, ossia il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Nel frattempo si è anche data un nuovo impegno, quello di ridurre le emissioni dei consumatori dei suoi prodotti petroliferi dal 15 al 20% entro il 2030.

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