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Audi Q8 e-tron – Nuova capostipite – VIDEO

audi q8 e-tron – nuova capostipite – video

Audi Q8 e-tron – Nuova capostipite – VIDEO

Restyling di mezza vita per la e-tron, l’auto che ha portato l’Audi al debutto nel mondo elettrico: da oggi si chiama Q8 e-tron, cambia fuori ma, soprattutto, sottopelle. Ed è molto più efficiente. Crescono l’autonomia e il piacere di guida. Più che un restyling, è il caso di dire rebadging, in gergo tecnico cambio di nome. Di nuovo, rispetto alla e-tron che conosciamo, c’è un ritocco estetico, specie all’anteriore, una batteria dalla capacità maggiore nonché più efficiente, dei motori più potenti, un’aerodinamica migliorata e i comparti di sterzo, sospensioni ed elettronica del telaio evoluti.

Sempre più arrabbiata. Lo sguardo si fa più aggressivo, la grande calandra single frame è sigillata, vuoti e pieni del frontale si alternano con maggiore intensità. La presenza scenica è più marcata. Eppure, il nuovo che avanza è un dettaglio quasi impercettibile sulle prime, quei quattro anelli che ora sono bidimensionali. Esigenza dell’era digitale, perché un marchio lo devi riconoscere su ogni superficie, qualsiasi essa sia. E allora, ecco un tocco di pulizia. Se per altri brand è sembrata una rivoluzione questa operazione, per l’Audi sembra più una formalità, perché a Inglostad il minimalismo è di casa. Leggasi alla voce raffinatezza.

Come sui treni. Ma c’è un’altra novità, alla base del montante B: nome del brand, modello e versione scritti per esteso, tono su tono, con una font di proprietà, l’Audi Type. Così tutti quanti, passeggeri compresi, capiscono su cosa stanno per viaggiare. D’ora in poi, ogni Audi avrà questa identificazione. Tempi moderni.

Più filante. L’aerodinamica migliora sia per la Suv, che da 0,28 di Cx passa a 0,27, sia per la Sportback, che scende da 0,26 a 0,24. Ciò è frutto di un attento studio anche dove gli occhi non vedono, ovvero nel fondo, grazie a una generosa canalizzazione che genera e modera i flussi.

Auto di transizione. Per fare un breve ripasso, va ricordato che questa piattaforma, chiamata Mlb, è condivisa con molte Suv termiche del gruppo, non nasce puramente elettrica. Il nome e-tron, quattro anni fa, diede al progetto una portata decisamente innovativa, ma nella sostanza è stato un ottimo lavoro di transizione da una base già avviata. Discorso diverso rispetto alla Q4, realizzata sulla piattaforma nativa elettrica Meb, così come la prossima Q6 (in arrivo, si dice, nel 2024).

Evoluzione. Protagonista della nuova Q8 e-tron è la batteria, ora realizzata con un processo chiamato stacking, che comprime le celle senza inficiare il loro raffreddamento. la nuova chimica a permetterlo: di fatto, consente di immagazzinare più energia a parità di volume. La versione d’ingresso 50 (novità per l’Italia) dispone di 89 kWh netti (95 nominali), mentre l’intermedia 55 e la top SQ8 possono contare sui 106 kWh netti e su 114 nominali. Non si tratta di un record, ma ci avviciniamo. Tutto ciò si traduce in incremento di autonomia di un centinaio di km circa per ogni versione: nello specifico, la 50 è in grado di percorrere 491 km nella variante Suv e 524 km nel caso della Sportback, mentre la 55 può contare un range di 582 e 600 km rispettivamente. Infine, la SQ8 raggiunge i 494 km in versione Suv e i 513 come Sportback.

Carica prima e meglio. La 50 e la 55 possono rifornirsi alle colonnine a corrente continua sfruttando una potenza massima di 150 kW, mentre la SQ8 raggiunge i 170 kW, con una curva di ricarica che ora ha un andamento più piatto, privo di bruschi cali: in 31 minuti la si porta dal 10 all’80%, incamerando 420 km. Per quanto riguarda la corrente alternata, tutte le versioni dispongono di serie di un caricatore da 11 kW, ma il 22 è disponibile come optional: con quest’ultimo, il tempo necessario per una ricarica completa scende da 9 ore e 15 minuti a 4 e 45.

Due o tre motori. Le versioni 50 e 55 della Q8 e-tron hanno due motori (uno anteriore e uno posteriore), mentre la SQ8 ne ha tre (uno davanti e due dietro). I livelli di potenza, a salire, sono 340, 408 e 503 CV, rispettivamente per la 50, la 55 e la SQ8. Novità per il propulsore posteriore: gli avvolgimenti ora sono 14 invece che 12.

Una signora di gran classe. Passo, abitabilità e bagagliaio della Q8 e-tron non cambiano rispetto a prima e lo spazio a bordo non manca. Così come non cambia l’architettura degli interni, dove si conferma una percezione di assoluta qualità. Non scontata, di questi tempi, perché anche il mondo premium i conti li fa. E spesso, dietro a una innegabile iniezione di modernità, c’è chi ne approfitta per risparmiare qui e là. Qui non è così. Rovescio della medaglia è un certo conservatorismo, nelle forme e nella sostanza, come il regolatore del cruise control adattivo, ancora a satellite e occultato dal volante. Oppure il volante stesso, dall’ergonomia eccellente ma immutato da parecchi anni. L’unico guizzo di “futuro” sono gli specchi, sostituiti dalle telecamere. stata l’Audi a introdurli per prima quattro anni fa e abbiamo esclamato tutti wow, ma il loro utilizzo obbliga ancora a molta pratica. Forse troppa. E il loro funzionamento non convince ancora del tutto. Neppure l’infotainment è cambiato, anche se resta un riferimento per completezza e fruibilità. Infine, i sistemi di assistenza alla guida: innumerevoli (40, se li si conta) e completissimi. In più – novità – ora c’è anche il parcheggio automatico attivabile da remoto.

Godibile e precisa. Ho provato la SQ8 e-tron e l’ho trovata piacevole da guidare: lo sterzo è reattivo e le sospensioni pneumatiche adattive contengono bene il rollio. Rispetto alla prima incarnazione, ora l’auto è più piantata a terra (con il contributo dei grandi pneumatici montati su cerchi da 22″) e il peso, comunque importante (parliamo di 28 quintali in ordine di marcia) non si percepisce più di tanto. L’accelerazione, 4,5 secondi nello 0-100, è più progressiva che fulminante: d’altronde, di sprinteur elettriche è ormai pieno il mercato. La SQ8 rimane, comunque, un bisonte che scatta come un centometrista e con questo, nei sorpassi, si gode. La frenata rigenerativa, gestita tramite i paddle al volante, mi è sembrata più incisiva rispetto alla precedente versione. Controcorrente la scelta di non limitare la velocità massima: l’Audi consente di viaggiare (dove si può) a 200 km/h con le Q8 e-tron 50 e 55, e a 210 con la SQ8.

Premium di nome e di fatto. Le prime versioni della Q8 e-tron ad arrivare nelle concessionarie – a primavera – saranno la 50 (da 79.900 euro) e la 55 (da 92.200 euro), mentre per la SQ8 si parla del secondo semestre 2023: il prezzo è ancora da definire, ma dovrebbe partire da circa 105 mila euro.

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