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Aston Martin Valhalla, i segreti della supercar ibrida Plug-in da oltre 1.000 CV

aston martin valhalla, i segreti della supercar ibrida plug-in da oltre 1.000 cv

Aston Martin ha sfruttato le sue competenze acquisite in Formula 1 per sviluppare la sua nuova supercar Valhalla. Presentata per la prima volta nel 2021, entrerà in produzione nel 2024. Questo modello sarà prodotto in 999 esemplari. I primi prototipi funzionanti scenderanno su strada entro la fine dell'anno.

Adesso, la casa automobilistica ha voluto raccontare qualcosa di più sulla sua nuova supercar a motore centrale.

TECNOLOGIA DELLA FORMULA 1

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Le metodologie, le competenze e le tecnologie collaudate in gara utilizzate dal team Aston Martin Aramco Cognizant Formula One sono state adottate da Aston Martin per migliorare lo sviluppo di questo modello. In F1, si utilizzano molto gli strumenti di simulazione per sviluppare la monoposto. Processo che è stato adottato anche per realizzare la nuova supercar. Infatti, il 90% delle caratteristiche dinamiche e dell'assetto del veicolo è stato completato al simulatore, mentre la fase finale di sviluppo è stata completata su strada e su pista.

Pure lo sviluppo dell'abitacolo ha beneficato di alcuni spunti diretti dalla Formula 1. Aston Martin racconta che la posizione di guida è stata ottimizzata per fornire al pilota un controllo degno di un’auto da corsa, al fine di massimizzare il piacere di guida.

I talloni del conducente sono sollevati da un doppio pavimento, che contiene anche moduli elettronici, e il sedile in fibra di carbonio può essere reclinato con un angolo maggiore per ottenere una posizione di seduta più vicina a quella dell'auto da corsa AMR23, pur offrendo il comfort di un'auto stradale.

AERODINAMICA

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Anche per lo sviluppo dell'aerodinamica, la casa automobilistica ha sfruttato le tecnologie della Formula 1. Tutti gli elementi della carrozzeria sono stati disegnati per generare deportanza e ridurre al minimo la resistenza. Tuttavia, la nuova Valhalla non è limitata dai regolamenti della F1 e questo ha permesso di avere maggiore libertà nello sviluppo.

La supercar, infatti, può contare su di un'aerodinamica attiva sia all'anteriore e sia al posteriore, in grado di generare oltre 600 kg di deportanza a 240 km/h. Proprio come la monoposto, anche la nuova supercar dispone di diversi elementi aerodinamici come l'ala anteriore in gran parta nascosta alla vista che può essere piatta in posizione DRS per ridurre la resistenza aerodinamica o può essere inclinata verso l'alto per generare maggiore deportanza.

Al posteriore, invece, l'ala a più elementi è piatta per generare un livello base di deportanza con una resistenza anche minima. Tuttavia, in modalità pista l'ala viene sollevata in alto per massimizzarne l'efficacia aereodinamica. Invece, le piccole feritoie sul brancardo, appena davanti alla ruota posteriore, fungono da mini-diffusori per convogliare il flusso d'aria verso l'esterno e verso l'alto da sotto la vettura, aumentando la deportanza.

I tecnici Aston Martin hanno portato avanti questo lavoro di sviluppo utilizzando lo stesso software CFD del team di Formula 1.

MONOSCOCCA IN FIBRA DI CARBONIO

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La supercar può contare su di una monoscocca in fibra di carbonio sviluppata da Aston Martin Performance Technologies (AMPT), utilizzando tecnologie della Formula 1. L'obiettivo era quello di massimizzare la rigidità e ridurre al minimo il peso. La struttura in carbonio della Valhalla è stata creata utilizzando una tecnologia innovativa e proprietaria sviluppata per Aston Martin. Spiega la casa automobilistica:

Le sezioni superiore e inferiore della struttura sono stampate in fibra di carbonio utilizzando una combinazione di processo RTM (Resin-Transfer-Moulding) e tecnologia autoclave derivata dalla F1. Il risultato è una cella passeggeri unica, estremamente rigida, forte e leggera, che offre le migliori caratteristiche strutturali dinamiche della categoria e un'eccezionale sicurezza, senza compromettere l'ergonomia di guidatore e passeggeri.

MOTORE V8 IBRIDO

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Il cuore pulsante della supercar è un powertrain ibrido Plug-in composto da un motore V8 biturbo di 4 litri di cilindrata abbinato a tre motori elettrici. Complessivamente, a disposizione ci sono 1.012 CV.

I due motori elettrici sull'asse anteriore consentono a Valhalla non solo di avere la trazione integrale, ma anche di controllare in modo completamente indipendente la coppia applicata a ciascuna delle ruote anteriori (Torque Vectoring). I motori elettrici anteriori sono utilizzati anche per la retromarcia. In questo modo è possibile risparmiare il peso sulla trasmissione posteriore.

Un terzo motore elettrico è integrato nella trasmissione e fornisce ulteriore potenza alle ruote posteriori, oltre a fungere da avviamento/generatore per il motore endotermico.

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