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Anteprima – I commerciali Volkswagen da qui al 2028

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Anteprima – I commerciali Volkswagen da qui al 2028

La divisione veicoli commerciali del gruppo Volkswagen ha presentato oggi i risultati del 2023 e aperto una finestra sui programmi per il 2024 che, nonostante venga definito dallo stesso ceo Carsten Intra un anno delicato per le condizioni di mercato ipotizzate, si concluderà con il maggior numero di lanci di nuovi modelli e versioni nella storia del costruttore. Fatturato in crescita di oltre il 30 percento a 15,3 miliardi di euro, utile operativo di 873 milioni e un ritorno sulle vendite in crescita dal 4,6% del 2022 al 5,7% del 2023 sono numeri che, secondo il management, permettono a Volkswagen Nutzfahrzeuge (VWN) di guardare con fiducia alla realizzazione del programma strategico Grip 2030. Quanto al rinnovamento della gamma, nel corso di una sessione dedicata alla stampa specializzata sono emersi diversi dettagli sull’evoluzione almeno fino al 2028. La novità più immediata è l’ID. Buzz GTX, che abbiamo già descritto qui e di cui è stato annunciato un prezzo, in Germania, superiore ai 70 mila euro.

Dal Crafter al Caddy. Poco più di un face lifting esterno, il model year 2024 del Crafter presenta più evidenti modifiche agli interni e un potenziamento dell’architettura. Un nuovo display al centro della plancia per le funzioni di infotainment e altri comandi e strumenti richiamano quelli delle nuove Volkswagen Tiguan e Passat. Il modello di taglia maggiore della Volkswagen vede crescere anche la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. L’aggiornamento dell’interfaccia digitale nell’abitacolo interesserà pure il più compatto Caddy, la cui principale evoluzione prevista per quest’anno è però l’arrivo di una versione ibrida plug-in. Le caratteristiche tecniche sono state anticipate in occasione dell’annuncio del Ford Transit Connect Phev, di cui il Caddy è donatore di piattaforma, carrozzeria, meccanica e stabilimento di produzione. Il sistema ibrido prevede l’abbinamento fra un motore a benzina 4 cilindri 1.5 con un’unità elettrica, per un totale di 150 CV, gestiti attraverso un cambio a doppia frizione a 6 marce. L’autonomia dichiarata è di 110 km.

Fine anno col Transporter. Non c’è dubbio che la principale novità del 2024 sarà la settima generazione del Transporter e della versione per trasporto persone Caravelle. Per le consegne di questi due modelli, derivati dei Transit/Tourneo Custom della Ford e disponibili con motori diesel, ibridi benzina plug-in ed elettrici, occorrerà però attendere la fine dell’anno, mentre la fine della produzione dell’attuale generazione T6.1 è pianificata per giugno e tutti i quantitativi sono già venduti. Probabilmente le parole di Carsten Intra sulle aspettative di un mercato 2024 non particolarmente brillante si riferiscono anche al gap temporale fra le due serie, anche tenendo conto che alcune versioni, come quelle elettrificate, sono previste per il 2025. Si tratterà, nel caso, di un temporaneo calo di immatricolazioni, perché pare che le prenotazioni per i nuovi T7 Transporter/Caravelle siano già nell’ordine di diverse migliaia.

California Universe. Come noto, la sigla T7 contraddistingue anche il Multivan, che già da tre anni vive su un’altra piattaforma, la Mqb, con un design proprio, e avrà uno sviluppo indipendente rispetto ai T7 Transporter/Caravelle. Fra le evoluzioni di questo 2024 ricco di novità per VWN ci sarà il primo Multivan settima serie a trazione integrale, l’eHybrid 4Motion. La coppia alle ruote anteriori sarà inviata da un motore 4 cilindri a benzina, mentre alle posteriori provvederà un secondo propulsore, elettrico. L’uscita di scena della serie T6.1 significherà anche la fine di un altro derivato dell’attuale Transporter, altrettanto iconico e particolarmente redditizio, il California. Il testimone del campervan sarà raccolto anche in questo caso dalla gamma T7, finora incentrata sul solo Multivan. Del T7 California è già stato presentato un concept l’estate scorsa e, durante l’incontro di ieri con la stampa, i vertici di VWN hanno confermato che le novità anticipate dal prototipo, come la doppia porta scorrevole, la differente disposizione della cucina e le tende su entrambi i lati saranno confermate dal modello di serie. Il nome California, esteso negli anni dalla sola serie T al Crafter (Grand California) al Caddy, diventerà un sub-brand dedicato a tutto il mondo dei veicoli ricreazionali e ai loro equipaggiamenti e servizi. California Universe è il nome scelto per questo ecosistema, che finirà per abbracciare anche l’Amarok.

Space per medi e grandi. Se per il pick-up e i camper (come pure per i furgoni compatti) i vertici di Volkswagen Veicoli Commerciali dichiarano di non avvertire da parte del mercato l’urgenza di una transizione verso l’elettrico puro, per il resto della gamma i programmi per la seconda metà della decade sembrano già tracciati. I riferimenti fatti qualche mese fa da Carsten intra a un nuovo modello di taglia grande basato su un’architettura inedita chiamata Space sono diventati nomi, date e caratteristiche. Analogamente a quanto già annunciato da Mercedes-Benz Vans, VWN si appresta a sviluppare un’intera famiglia di modelli su una piattaforma, chiamata Ssp, nativa a corrente e a trazione anteriore, che costituirà la base anche per la futura famiglia di autovetture Volkswagen, e che non comprenderà solo il modello di taglia maggiore, definito senza mezzi termini Space Crafter e pianificato per il 2028, ma anche una doppia declinazione di veicoli di taglia media, merci (Space Transporter) e passeggeri (Space People). Se il presidio del mercato fino all’arrivo di questi due ultimi prodotti sarà affidato agli imminenti T7 Transporter/Caravelle elettrici, e parzialmente al T7 Multivan ibrido, nel caso dell’erede Bev dell’eCrafter si prefigura un gap di circa quattro anni, dato che la versione a batterie dell’attuale large van VW è già stata tolta di produzione a fine 2023. Markus Wilke, head of strategy, cooperations and product management, e Lars Krause, executive vice president sales and marketing della Casa, non ritengono che sia tardi per colmare quello spazio; soprattutto, giustificano la cautela nell’avvio del programma con la volontà di portare sul mercato un modello che dovrà avere un effetto dirompente.

Le relazioni con Ford. Alla nostra domanda se la nuova famiglia Space, che Intra ha definito una piattaforma proprietaria per modelli Volkswagen, avrebbe influito sullo sviluppo di prodotti in partnership con la Ford, Wilke ha risposto negativamente, sottolineando la piena soddisfazione per i prodotti realizzati finora con l’alleato statunitense, senza chiarire se la piattaforma sarà oggetto di condivisione o riportare a quali risultati avessero portato le valutazioni su un prodotto congiunto nella classe VW Crafter-Ford Transit. Quanto alla possibilità di un modello più compatto del Caddy, sulla falsariga del Transit Courier, lo stesso Wilke ha ammesso che in quel sub-segmento, che pochi anni fa sembrava destinato a sparire, sembra stia effettivamente succedendo qualcosa, ma che al momento VWN non ha nulla in programma, anche se continua a monitorare la situazione. Il Caddy stesso, è stato fatto notare, sconta l’assenza di una versione puramente elettrica. Ma Krause ritiene che, per quanto più grande, l’ID. Buzz copra egregiamente (specie sotto il profilo dei margini) questa assenza. E in una precedente fase del suo intervento aveva ammesso che, già con la gamma attuale, il Caddy non riesce a tenere il passo degli ordini.

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