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Al volante della Lucid Air Grand Touring, la berlina americana “araba”

Nella Lucid Air, la prima famiglia di modelli del costruttore americano controllato al 61% dal Public Investment Fund (PIF), il fondo sovrano saudita, c’è molto di Peter Rawlinson, il 63enne ingegnere britannico Ceo della casa automobilistica californiana. Che ha sviluppato la Tesla Model S per Elon Musk e che prima ancora aveva lavorato in Lotus. In questa gamma ci sono l’efficienza elettrica e la dinamica di guida delle vetture convenzionali. E c’è una nuova eleganza, quasi per niente ostentata all’esterno (nemmeno il top di gamma Seephire è troppo appariscente malgrado i passaruota allargati e gli elementi che ne abbassano il look) e molto funzionale all’interno. I comandi sono concentrati in un piccolo schermo sulla sinistra del conducente, che ha invece di fronte il quadro digitale con le informazioni di cui ha bisogno e trova il navigatore sulla destra. Non c’è alcun “gigantismo”, ma c’è, ad esempio, la interessante soluzione (di serie) del display a scomparsa inserito nella parte bassa del tunnel centrale da dove si possono gestire tutte le altre opzioni, quelle meno essenziali. Gli unici cinque tasti superstiti (una, in realtà, è una “rotella”) sono quelli per la gestione del climatizzatore e sono facilmente raggiungibili. È un nuovo minimalismo, che ha il pregio di esibire una grande cura e una notevole attenzione per i dettagli. Se possibile, la parte posteriore impressiona ancora di più: malgrado il passo relativamente contenuto, inferiore ai tre metri, lo spazio appare infinito. L’abitacolo trasmette una sensazione di “ariosità” (in particolare quando c’è il tetto panoramico trasparente) paragonabile a quello delle ammiraglie europee a zero emissioni come la Mercedes Eqs o la Bmw i7: la lunghezza e il passo della prima sono superiori di quasi 25 centimetri, quelli della seconda di oltre 40 e 10. Perfino l’eventuale quinto passeggero, quello seduto dietro e al centro, sta paurosamente comodo. La Lucid Air offre un doppio bagagliaio: comodo quello anteriore da 283 litri, che ha anche un doppio fondo per evitare di affaticare la schiena, molto meno quello posteriore da 687, che è basso molto profondo. Come la Tesla, anche la Lucid, che attraverso la Antieva fornisce da anni le batterie alla Formula E (non a caso l’Arabia Saudita ha anche stipulato un contratto a lungo termine con il campionato elettrico) e dispone di una impressionante mole di dati per lavorare alla loro efficienza, ha sostanzialmente escluso i fornitori dalle parti strategiche. Il powertrain sviluppato internamente pesa appena 74 kg e comprende motore, cambio e inverter. Per non parlare del “wonderbox”, come viene presentato ai clienti, che in 20 minuti consente di rifornire l’auto di energia per percorrere 500 chilometri. “Le nostre prestazioni cominciano là dove finiscono quelle di altri”, può permettersi di affermare Rawlinson. La Lucid è già al lavoro su Gravity, il primo Suv, che verrà esibito l’anno prossimo e arriverà sul mercato nel 2024. I problemi, almeno per il momento, sono legati alla produzione: tra gennaio e dicembre dovevano venire assemblate 20.000 auto, ma difficilmente saranno più di 7.000, senza contare i richiami, già tre nel 2022 (le prime Lucid Air sono andate in consegna nell’ottobre del 2021). L’offensiva europea è già cominciata: il quartier generale è stato stabilito ad Amsterdam – l’ecosistema amministrativo, finanziario e fiscale dei Paesi Bassi è molto gradito della multinazionali – mentre quello più operativo sarà in Germania, a Monaco di Baviera. I primi modelli verranno consegnati prima della fine dell’anno a clienti tedeschi e svizzeri (a Ginevra è appena stato aperto uno showroom). Nella seconda metà dl 2023 la Lucid conta di sbarcare anche in Italia. La Grand Touring è il modello con la percorrenza maggiore: nel ciclo americano EPA l’autonomia omologata è di 830 chilometri con un singolo pieno alla batteria da 112 kWh. Pur essendo la più efficiente, non è ci si possa lamentare delle prestazioni, anzi: da 0 a 60 miglia orarie (95,6 km/h) in 3 secondi. Come l’intera gamma è a trazione integrale (fa eccezione la sola nuova Air Pure, offerta anche due ruote motrici posteriori e con un singolo motore per ridurre il prezzo a 87.400 dollari), soluzione che garantisce una guida sicura e composta. La percezione empirica dello spunto bruciante (la top di gamma Sepphire a tre motori da oltre 1.200 Cv vola da 0 a 60 miglia in meno di 1,9 secondi) è inferiore al dato dichiarato, perché anche al volante, spingendo sull’acceleratore, si resta sorpresi dalla potenza della vettura, che ha “solo” 819 Cv. In giugno, la declinazione Performance da 1.050 Cv era risultata l’auto di serie più veloce nella tradizionale corsa del Goodwood Festival of Speed. Malgrado le dimensioni, è una berlina che si guida con facilità.   LUCID AIR GRAND TOURING – la schedaChe cos’è: è la variante con la maggiore autonomia dichiarata della berlina americana, Lucid Air sviluppata nella Silicon Valley, ma fabbricata in Arizona. La gamma è composta da una entry level a trazione posteriore (dalla prossima primavera), la Pure, dalla Touring e dalla Grand Touring (che ha una una declinazione Performance) a trazione integrale e due motori e dalla impressionante Sepphire Dimensioni: lunghezza 4,98 metri, 1,94 larghezza, 1,41 altezza, passo 2,97 Rivali: Tesla Model S, Porsche Taycan, Bmw i7, Mercedes Eqs, Jaguar XJ Motori: la Lucid Air Grand Touring dispone di due unità elettriche per un totale di 819 Cv, che sulla declinazione Perfomance diventano 1.050. L’entry level Pure si ferma a 480 Cv, mentre la più esclusiva Sepphire dispone di tre motori (due sull’asse posteriore e uno su quello anteriore) per un totale di 1.200 Cv. Autonomia: fino a 830 nel ciclo di omologazione EPA, quello americano, che è generalmente più restrittivo: significa che in quello WLTP rischia di avvicinare quota mille, anche se più verosimilmente i 900 sono alla sua portata. La percorrenza minima, quella dichiarata per l’entry level Air Pure, è comunque di 660 km (sempre EPA) Capacità del bagagliaio: 627 al posteriore e 283 all’anteriore Pregi: disposizione della strumentazione, efficienza, prestazioni Difetti: funzionalità bagagliaio posteriore, visibilità posteriore Produzione: Casa Grande, Arizona (Stati Uniti) Prezzi: il prezzo americano parte da 140.500 dollari con un equipaggiamento decisamente ricco che include sia lo schermo a scompara sia gli elementi aerodinamici per i cerchi asportabili (154.000 per la Performance). Il listino parte dagli 87.400 della Air Pure e sfiora i 250.000 con la Seephire

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